La Giunta “avvii un attento controllo, tramite il Servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian), sui prodotti da forno e pane, per verificare se tra di essi vi sono in commercio varianti in cui è presente il carbone vegetale”. Venga prevista, inoltre, “una campagna informativa che chiarisca i rischi dell’uso improprio del carbone vegetale”; a chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, sono Giulia Gibertoni (prima firmataria), Raffaella Sensoli e Andrea Bertani, consiglieri del M5s.
In Italia, così come nella nostra regione, di recente, “si sta diffondendo- si legge nel documento- l’uso alimentare del pane nero, a base di carbone vegetale”. Negli Stati Uniti “tale prodotto non è autorizzato, in quanto si teme possa avere effetti cancerogeni”. L’Associazione italiana panificatori e affini (Assipan), aggiungono, “chiarisce, in una nota del 26 ottobre, che il regolamento Ue 1129/2011 inserisce il carbone vegetale E 153 tra i coloranti (vietati nella produzione del pane e di prodotti simili)”.
“L’uso non controllato del carbone vegetale- concludono gli esponenti M5s- può andare ad interferire con l’uso di alcuni farmaci, compresa la pillola anticoncezionale, è sconsigliato per le persone che soffrono di appendicite e hanno ostruzioni a livello intestinale. Inoltre, chi assume medicine salvavita, come i diabetici o chi ha disfunzioni tiroidee, dovrebbe consumare il carbone vegetale a distanza di almeno 1-2 ore dalla loro assunzione”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)