Sanità e welfare

Alloggi pubblici: confronto in Aula sui criteri per l’assegnazione

Approvata proposta di Pd-Iv-ER Coraggiosa-Lista Bonaccini-Europa Verde. Respinta risoluzione della Lega

“Evitare squilibri dovuti a impropria ponderazione dei parametri concorrenti per rilevare lo stato di bisogno per l’assegnazione degli alloggi Erp”. Disco verde dell’Assemblea legislativa a una risoluzione di Pd-Italia Viva-ER Coraggiosa-Lista Bonaccini-Europa Verde sulla gestione dell’edilizia pubblica. Respinta, invece, una risoluzione della Lega per impegnare la giunta a eliminare il divieto di applicazione, da parte dei Comuni, di premialità legate all’anzianità di residenza nell’assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica.

“Nella scorsa legislatura la Lega, quando si discussero le nuove regole sugli alloggi di edilizia pubblica, prese posizioni nette tanto che si permise ai sindaci di avere l’autonomia di decidere quanti anni di residenza servivano per poter vedersi assegnato un alloggio pubblico. Ora siamo straniti dalla decisione della Regione di cancellare questa possibilità minando l’autonomia dei sindaci e discriminando chi vive da più tempo nel territorio comunale: noi non facciamo distinzione tra italiani e non italiani, cittadini che, indipendentemente dalla nazionalità, vivono o meno in un Comune”, spiega Matteo Rancan (Lega) nel presentare la risoluzione della Lega e sottolineando come “è giusto che un sindaco possa aiutare chi vive da più tempo nel territorio del Comune, ci sono anche tanti stranieri che vivono da tempo sul territorio e sono integrati. Chiediamo che la delibera della giunta venga subito rivista prima di completare il suo iter”.

“La giunta ha già deliberato, deve esprimersi la commissione e penso che si debbano fare valutazioni serene, nella commissione competente ci saranno tutte condizioni per una sintesi che tenga sicuramente conto della residenzialità storica, ma non nei termini indicati dalla Lega”, spiega Giulia Pigoni (Italia Viva) nel presentare la risoluzione della maggioranza di cui è prima firmataria.

A favore della risoluzione della Lega, invece, Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “la premialità legata alla residenza è una norma di buon senso perché lega al territorio chi chiede di vedersi assegnato un alloggio pubblico, un legame che vale anche per chi, venendo da un altro Paese, si è inserito contribuendo alla crescita di un territorio”. Netto anche Daniele Marchetti (Lega) che ricorda come una gran percentuale di alloggi Erp siano assegnati a stranieri: “Non c’è nessuna discriminazione verso gli stranieri: i numeri dicono che i criteri di premialità devono essere incrementati perché tutelare chi vive da tempo in un territorio pagando le tasse e contribuendo alla crescita della comunità è un fatto di giustizia sociale”.

“Votiamo no alla risoluzione della Lega e a favore di quella della maggioranza”, annuncia Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), mentre Stefano Bargi (Lega) ribadisce la bontà della proposta del Carroccio in quanto difende un modello di sussidiarietà che tutela i Comuni. “Fratelli d’Italia vota a favore della risoluzione a prima firma Matteo Rancan perché raccoglie in pieno i temi da noi posti relativamente alla gestione degli alloggi Erp: i sindaci devono avere la possibilità di agire in autonomia. Prendiamo atto di un parziale cambio di marcia della maggioranza. La risoluzione a prima firma Pigoni mi pare in estrema sintesi una modo per dare un contentino in vista di un cambio di passo”, spiega Marta Evangelisti (Fdi).

Voto a favore della risoluzione della maggioranza e contrario a quella della Lega dal Partito democratico: “La risoluzione della Lega ‘impegna la giunta’ per modificare una delibera che la giunta ha già approvato, la delibera in questione è già oggetto di discussione in commissione e non ha senso chiedere alla giunta di intervenire”, spiega Marcella Zappaterra (Pd).

(Luca Molinari)

Sanità e welfare