Ambiente e territorio

Bargi (Lega): rifiuti riciclati in calo, fare chiarezza

Si chiede anche maggiore attenzione agli effetti del porta a porta

Perché nel 2019-2021 è calata la percentuale di rifiuti riciclati?

A chiederlo, in un’interrogazione, è Stefano Bargi (Lega) che ricorda come “la diffusione del sistema di raccolta differenziata porta a porta sta causando disagi a diversi cittadini, specie a coloro che abitano nei condomini o in aree inadatte alla conservazione del rifiuto urbano, che si sono trovati in difficoltà nella gestione di raccolta differenziata senza poterne comprendere i benefici di carattere economico e ambientale. Tali difficoltà si sono manifestate, in ultimo, in alcune aree del modenese e del Distretto ceramico, anche nella fornitura dei servizi da parte di operatori come Hera. L’assenza di cassonetti vicino alle abitazioni ha già portato all’abbandono dei rifiuti per strada e costretto diverse persone ad accumularli. Inoltre, specie nei centri storici delle città, dove i rifiuti rimangono esposti per lunghe ore vicino ad attività commerciali come bar e ristoranti, sono stati segnalati problemi ambientali e igienico-sanitari”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “quale sia la situazione delle filiere dei sottoprodotti in Emilia-Romagna e quali di queste filiere la Regione stia sviluppando nonché quali siano le ragioni della flessione nella percentuale dei rifiuti riciclati nel periodo 2019-2021”. Il leghista, inoltre, vuole sapere “se tale flessione non contraddica gli obiettivi della raccolta differenziata porta a porta e quali misure si intendano adottare per risolvere i problemi ambientali e igienico-sanitari segnalati, quale sia la percentuale di riciclaggio di ogni singola tipologia di rifiuti e quale sia lo stato del mercato delle materie prime derivanti dal recupero/riciclaggio dei rifiuti”.

Infine, Stefano Bargi chiede alla giunta “se il mercato dei rifiuti riciclati venga stimolato nei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi e se esistano incentivi nei bandi regionali per l’adozione di materie prime seconde, derivanti cioè dal riciclo e pronte per l’immissione nel sistema economico come nuove materie prime”. E, ancora, “se sia prevista una vigilanza da parte della Regione o di Atersir riguardo al costo del sistema di raccolta porta porta e all’impatto che avrà sulla bollettazione a carico di famiglie e imprese, anche rispetto al precedente sistema di raccolta per cassonetti”.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio.

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