L’aspetto geomorfologico dell’Emilia-Romagna risulta molto delicato, “con sedimenti che giungono dagli Appennini e sono trascinati a valle dall’acqua”, con il rischio di creare “difficoltà di scorrimento delle acque, congestioni e deposito di detriti lungo gli argini dei fiumi”. Lo segnala il consigliere Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove specifica che gli interventi di pianificazione e di programmazione finalizzati a garantire la sicurezza idraulica e idrogeologica del territorio regionale “sono di competenza delle strutture tecnico-amministrative: le Autorità di Bacino, il servizio di Difesa del suolo, della costa e bonifica e i servizi tecnici di Bacino”.
Non vi è ancora, tuttavia, scrive, “una legge regionale che riguardi e costituisca un corpus legislativo unico di regolamentazione e disciplina in materia di difesa del suolo, per la tutela geologica, idrogeologica, la sicurezza idraulica e le operazioni di conservazione della costa e dei processi di bonifica e irrigazione”.
Bignami chiede quindi alla Giunta quale sia la situazione a livello regionale sul piano della prevenzione del dissesto geologico e idrogeologico, quali attività di manutenzione siano state effettuate negli ultimi tre anni lungo i bacini fluviali, quali opere di bonifica e messa in sicurezza degli argini e se ci sia l’intenzione di elaborare una legge regionale “per la difesa del suolo, della costa, per la tutela geologica, idrogeologica, la sicurezza idraulica e le operazioni di conservazione della costa e dei processi di bonifica e irrigazione”.
Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)