Ambiente e territorio

Bologna, Evangelisti (FdI): “Post-alluvione, mettere in sicurezza il torrente Lavino”

“L’evento del 19 ottobre 2024 ha provocato la rottura dell’argine sinistro, con l’allagamento di numerose abitazioni e la distruzione di interi piani di edifici privati”

Mettere in sicurezza il torrente Lavino, in località Lavino di Mezzo, e definire un piano di opere urgenti per il ripristino della piena sicurezza idraulica dell’abitato. A chiederlo, in un’interpellanza, è Marta Evangelisti (FdI).

“Il territorio di Lavino di Mezzo, frazione del comune di Anzola dell’Emilia, nella Città metropolitana di Bologna, è stato colpito da due eventi alluvionali gravi negli anni 2023 e 2024 con esondazioni e rotture arginali che hanno causato danni ingenti a edifici e infrastrutture. L’evento del 19 ottobre 2024, in particolare, ha provocato la rottura dell’argine sinistro del torrente Lavino, con l’allagamento di numerose abitazioni e la distruzione di interi piani di edifici privati”.

La capogruppo di Fratelli d’Italia spiega che a una sua richiesta di accesso agli atti la Regione ha fornito riscontro, con una nota del 19 settembre 2025, elencando una serie di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria eseguiti tra il 2020 e il 2025, ma che nello stesso documento “non risultano indicati interventi strutturali volti al rinforzo o all’innalzamento degli argini, né opere di rimozione dei sedimenti accumulati nell’alveo del torrente né piani attuativi per casse di espansione o vasche di laminazione”.

“Le analisi di ARPAE continuano a classificare tali eventi come ‘eccezionali’, nonostante il loro ripetersi con frequenza annuale nelle medesime aree – sottolinea Evangelisti, tanto che le attività di semplice sfalcio e rimozione del legname, seppur utili, non incidono sulle cause strutturali del rischio idraulico, rappresentate da sezioni arginali insufficienti e alveo ostruito”.

Richiamando la compromessa percezione di sicurezza della popolazione locale, la consigliera chiede alla Giunta quali interventi strutturali di messa in sicurezza del torrente Lavino siano previsti o programmati nel tratto compreso tra Zola Predosa e Lavino di Mezzo”.

Inoltre, se domanda all’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno aggiornare le mappe di pericolosità e rischio idraulico dell’area alla luce della frequenza annuale degli eventi e dei mutamenti climatici in atto”.

(Giorgia Tisselli)

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