La Regione intervenga su Rete ferroviaria italiana (Rfi) per pretendere opere di mitigazione ambientale e contenimento dell’inquinamento acustico lungo l’asse ferroviario Bologna-Padova, in località Castel Maggiore (Bologna), prima e dopo il passaggio a livello di via Chiesa. Lo chiede Michele Facci (Lega), che, con un’interrogazione sollecita l’intervento della Giunta “in funzione del superiore interesse alla garanzia della salute pubblica per tutti i cittadini”.
Questo perché, sottolinea Facci, Rfi aveva assunto l’impegno di installare barriere fonoassorbenti, visti “i livelli intollerabili di inquinamento acustico causati dal traffico ferroviario, che da oramai vent’anni sta seriamente pregiudicando lo stato di salute dei residenti”. Una situazione aggravata, secondo l’esponente del Carroccio, dal recente potenziamento della linea ferroviaria con nuove linee dell’alta velocità. “I rilievi eseguiti da Arpa sono inequivocabili: i livelli di rumore prodotti dal traffico ferroviario non sono conformi alla vigente normativa in materia di inquinamento acustico e impongono, pertanto, l’effettuazione di opere di protezione e di mitigazione acustica”, spiega Facci. Si tratta di opere che sarebbero già da tempo sollecitate dai cittadini interessati e dalla stessa amministrazione comunale di Castel Maggiore. “Nel caso concreto non vi è e non vi è mai stato alcun interesse concreto da parte di Rfi per la ‘sostenibilità’ ambientale delle infrastrutture ferroviarie che attraversano il Comune. Altrimenti la società avrebbe realizzato le opere di mitigazione ambientale fin da subito o, quantomeno, a seguito delle prime contestazioni e sollecitazioni mosse da parte dei vari soggetti ed enti interessati.”
(Giulia Paltrinieri)