Ambiente e territorio

AMBIENTE BOLOGNA. FOTI (FDI-AN) CITA ASSESSORE COMUNALE: “NON SI APPLICA PIANO RIFIUTI SENZA VERA INTEGRAZIONE STRANIERI, REGIONE VALUTI LE CONSEGUENZE”

In un’interrogazione a risposta orale in commissione, il consigliere riporta alcune riflessioni fatte in udienza conoscitiva da Patrizia Gabellini “tese a evidenziare il fatto che nel capoluogo non si potrà mai arrivare ai risultati proposti”

“Ogni volta che vengono evidenziate le enormi difficoltà che si incontrano a portare la popolazione straniera a livelli minimali di integrazione si è tacciati di qualunquismo, quando non piovono accuse di xenofobia e razzismo”.

E’ quanto sostiene il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione a risposta orale in commissione, citando, a questo proposito, alcune dichiarazioni rilasciate dall’assessore all’Urbanistica e all’ambiente del Comune di Bologna, Patrizia Gabellini, durante una recente udienza conoscitiva disposta dalla commissione assembleare Territorio sulle difficoltà connesse alla raccolta rifiuti “porta a porta”, con riferimenti specifici alla questione dell’integrazione degli stranieri presenti e alla proposta premiale riservata ai Comuni per i risultati ottenuti.

L’assessore, scrive Foti, “avrebbe riferito che a Bologna non si potrà mai arrivare ai risultati proposti a fronte di  ‘un terzo della popolazione che non è residente’, di cui ‘il 10-15% non capisce l’italiano, glielo possiamo tradurre anche in inglese, non capisce l’inglese, glielo possiamo tradurre in arabo, ma non sono tutti arabi, quindi volete venti traduzioni? Di fronte a situazioni di questo genere, e anche ad una chiara disobbedienza civile, ad una reazione che si manifesta in vari modi, pensate agli scarabocchi sui muri, quindi ad una violenza di reazione, di fronte a queste cose andare pure a fare un trasferimento per cui questa parte del nostro mondo viene ulteriormente penalizzata’”.

Una riflessione, questa, stigmatizza il consigliere, che “conferma quanto sostenuto da sempre dagli avversari politici dell’assessore e cioè che non basta una solidarietà pelosa per realizzare un’integrazione minimale degli stranieri, ma un’azione mirata che può essere svolta solo se il numero degli immigrati è ragionevole e non vi sono clandestini”. Considerazione che “non si concilia con l’impostazione propagandistica di quella sinistra che propugna una ‘Bologna città aperta’, senza rendersi conto dei reali problemi che comporta”.

C’è quindi il “concreto pericolo”, a parere di Foti, che l’estensione della raccolta differenziata porti “paradossalmente a incrementare il livello di degrado in cui versano numerosi centri urbani della regione più densamente popolati, anche e soprattutto in relazione alla scarsa propensione degli stranieri a praticarla, a cui si aggiunge spesso anche una inadeguata collaborazione di alcuni cittadini italiani”. Di qui la richiesta alla Giunta di chiarire se abbia valutato le conseguenze che potrebbero derivare dall’applicazione del cosiddetto “piano rifiuti” di imminente approvazione, con particolare riferimento alla situazione denunciata anche dall’assessore bolognese.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(ac)

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