Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): il parco dei laghi di Suviana e Brasimone protegga la natura

La capogruppo auspica che l’area, istituita nel 1995, torni a svolgere “le proprie funzioni istituzionali di tutela ambientale in particolare verso le componenti naturali dell’Area Protetta”

“Tornare a un progetto di sviluppo del Parco regionale dei laghi di Suviana e Brasimone che veda come primo punto imprescindibile la protezione ambientale, alla quale coniugare le attività agricole, forestali e zootecniche e di sviluppo turistico nonché altre attività compatibili che concorrano al perseguimento delle finalità di salvaguardia e valorizzazione ambientale previste dalle norme istitutive del Parco”.

E’ l’auspicio che Giulia Gibertoni (gruppo Misto) rivolge alla giunta regionale in un’interrogazione sull’area verde dell’appennino bolognese istituita come parco regionale nel 1995 e, dal 6 marzo scorso, interessata dalla Delibera di giunta n. 307 che disciplina l’attività di pesca sportiva e ricreativa nei due bacini artificiali di Suviana, Brasimone e S. Maria.

A fronte del valore naturalistico del Parco compreso nel sistema regionale delle aree naturali protette e dei siti della rete Natura 2000, Gibertoni ricorda come nel 2000 vi sia stata una “drammatica moria di fauna ittica e un peggioramento generalizzato delle condizioni ecologiche dei due corsi d’acqua (Limentra e Reno) a valle della diga” a causa del riversamento di fanghi e detriti provenienti dallo svasamento del vicino bacino di Pavana e come su tale esperienza vadano “affrontate ed esaminate le eventuali proposte di svaso dei bacini a partire da quella riguardante l’invaso di S. Maria”.

Venendo poi alla tutela della fauna ittica dei bacini, la consigliera sollecita una tutela per le specie ittiche presenti negli specchi d’acqua, passate dalle 17 della rilevazione effettuata nel 1986, alle 14 attuali, fenomeno “verosimilmente correlabile all’incremento, sempre più consistente, di specie esotiche come il gardon (introdotto ai fini della pesca) o acclimatate come il persico sole (anch’esso probabilmente introdotto ai fini della pesca), mai segnalato in precedenza all’interno dei tre bacini lacustri, e concorrenziali in ambito trofico, riproduttivo e di occupazione di spazio con le popolazioni ittiche originarie”.

Stante la situazione descritta e facendo seguito all’auspicio iniziale, Gibertoni sollecita poi l’esecutivo regionale a chiarire “quali siano le criticità attuali, anche dal punto di vista ambientale, del Parco regionale dei laghi di Suviana e Brasimone e le prospettive di sviluppo e miglioramento”.

(Luca Boccaletti)

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