Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): no all’hub della logistica ad Altedo

“Il consumo di suolo nel territorio della ex Provincia bolognese, oggi Città Metropolitana, dimostra che si sono consumati, dal 1990 al 2020, 250 ettari all’anno per un totale di 7.500 ettari, cioè in 30 anni si è perso, per consumo di suolo, il 2% dell’intero territorio provinciale”

Giulia Gibertoni

Bloccare in modo definitivo la realizzazione dell’hub della logistica ad Altedo in provincia di Bologna.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ripercorre l’intera cronistoria dell’opera pubblica sostenuta da numerosi Comuni della bassa bolognese, ma “stoppato” dal voto del consiglio comunale di Budrio nei giorni scorsi. Gibertoni, inoltre, critica decisamente le posizioni fin qui assunti dalla Regione sul progetto in questione: “La Regione-spiega- si è nascosta dietro il paravento dei livelli pianificatori diversi”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere all’amministrazione regionale “se, all’indomani della clamorosa bocciatura avvenuta nel Consiglio comunale di Budrio, resa possibile da una forte mobilitazione popolare che ha visto la partecipazione di migliaia di persone con la raccolta di più di 4mila firme, diverse iniziative di informazione e divulgazione, che hanno costretto gli enti firmatari dell’Accordo Territoriale a ritornare sullo stesso atto in sede deliberativa per rettificare quanto non corrispondente al vero, intenda mettere in campo una qualche azione per evitare, questa volta in maniera definitiva e permanente, la realizzazione dell’hub della logistica di Altedo-San Pietro in Casale. Si tratta, infatti, di un progetto altamente impattante per il territorio della pianura nell’area a nord di Bologna, il cui stop garantirebbe la salvaguardia delle ultime risaie ancora esistenti nel bolognese nonché di un’area umida di rilevante interesse naturalistico, evitando l’ennesimo spreco di suolo”. La Regione – conclude Giulia Gibertoni – “non può continuare a fare da spettatore sostenendo di non potersi intromettere nelle scelte dei Comuni coinvolti nella realizzazione del progetto”.

(Luca Molinari)

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