Le dimensioni contano, almeno per quanto riguarda quelle degli impianti di biometano come quello che Herambiente sta creando nella frazione Crocetta di Sant’Agata Bolognese, in provincia di Bologna. La critica arriva da Silvia Piccinini che in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, ha rimarcato le proprie perplessità sulle “dimensione dell’impianto e sulle quantità di rifiuti che accoglierà, in arrivo da tre province diverse”. Sottolineature avvenute durante la discussione sulla petizione, firmata da 1.500 persone, sulla costruzione dell’impianto nella quale si chiede “di utilizzare come prioritario il criterio della sostenibilità, della territorialità e dell’autosufficienza delle comunità interessate”.
Posizioni “condivise sotto ogni punto di vista- ha aggiunto la pentastellata- visto che per saranno più di 50 i camion che ogni giorno arriveranno nell’impianto”. Per questo Piccinini ha chiesto di “limitare la taglia” della nuova costruzione.
Dai banchi della Lega nord è stato invece Marco Pettazoni a chiedere “massima attenzione” per evitare di trovarsi in una situazione come quella avvenuta a Crevalcore, sempre nel bolognse: “Problemi che abbiamo sollevato con interrogazioni- ha aggiunto- ma che in questo caso sono stati risolti e per questo ringrazio l’assessore all’Ambiente Paola Gazzolo”.
Per il Partito democratico è stata invece Lia Montalti a sottolineare, criticando le parole di Piccinini, che la responsabilità della Regione è quella di dare massima attuazione alle politiche ambientali ma anche a quelle sull’economia circolare e del piano rifiuti.
(Andrea Perini)