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Ambiente Bologna. Sito stoccaggio gas naturale Minerbio, ok da commissione Ambiente a risoluzione Mastacchi (Rete civica): no sovrapressione, sì elettrificazione turbine

Decisivi per l’approvazione all’unanimità dell’atto d’indirizzo un maxi emendamento di Costa (Pd) e due emendamenti di Piccinini (M5s)

Un cammino elaborato quello della Risoluzione presentata da Marco Mastacchi (Rete Civica) ma che al termine del suo percorso ha colto un risultato di grande rilievo testimoniato dal voto unanime della commissione Ambiente, Territorio e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro. Ritirata dalla fase di illustrazione durante i lavori dell’Assemblea regionale dello scorso 19 gennaio su specifica richiesta della maggioranza, è stata oggetto di un puntuale lavoro di approfondimento grazie ad un emendamento di Andrea Costa (Pd), a cui si sono aggiunti due ulteriori emendamenti di Silvia Piccinini (M5S), che hanno incontrato il voto favorevole e unanime dei commissari.

La risoluzione prendeva spunto dalla richiesta di un’azienda privata che ha un sito di stoccaggio di gas naturale nel comune di Minerbio, nel bolognese, per aumentare la capienza del proprio deposito attraverso una procedura di sovrapressione al 107% della capacità originaria di un giacimento interrato che attualmente immagazzina 5 miliardi di metri cubi di gas. La richiesta aveva creato preoccupazione tra la popolazione direttamente coinvolta, generando un dibattito molto partecipato e acceso. Oltre al rischio specifico, l’operazione aveva destato svariate perplessità anche per il metodo con cui si sarebbe ottenuta la sovrapressione cioè attraverso un uso intensivo di turbocompressori endotermici capaci di emettere grandi quantità di ossidi di azoto (gas precursori per la formazione delle polveri sottili), che tanto danno avrebbero potuto arrecare alla già precaria qualità dell’aria della Pianura Padana.

Soddisfatto in primis il proponente della Risoluzione Marco Mastacchi (Rete Civica) perché rimangono inalterati i due obiettivi dell’atto di indirizzo politico: “la completa elettrificazione delle turbine di pompaggio e il blocco della procedura di sovrapressione dell’impianto nel Comune di Minerbio alle porte di Bologna”. Nonostante una formulazione di alcuni passaggi “ancora un po’ timida, il percorso è più che positivo in quanto gli obiettivi di massima possono essere raggiunti per step successivi”.

Per Andrea Costa (Pd), autore del maxi emendamento che ha puntualizzato e aggiornato tutta una serie di aspetti, la richiesta di passaggio in Commissione ha consentito di “ricostruire meglio il percorso amministrativo proposto dal soggetto privato proprietario del sito di stoccaggio e contestualmente di dare atto comunque dei miglioramenti apportati all’impianto che hanno determinato un notevole abbattimento delle emissioni”. Per il consigliere Dem, comunque, va sottolineato come la Regione non ha mai spinto nella direzione della sovrapressione e, conseguentemente, per l’utilizzo delle fonti fossili. “Al contrario- conclude Costa- vi sono innumerevoli richiami e incentivi, nell’azione dell’esecutivo regionale, per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.

Soddisfazione per il risultato raggiunto anche da parte di Silvia Piccinini (M5S) per la quale la “sovrapressione era ed è un azzardo, ma l’idea nasce nel 2017 con un governo ben diverso da quello attuale”. I due emendamenti presentati dalla capogruppo 5 stelle, poi, “prendono spunto dal lavoro della commissione Ambiente del Senato che proprio pochi giorni fa ha chiesto al governo l’aggiornamento del Piano energetico nazionale nella direzione di un progressivo abbandono del gas naturale e la promozione di tale impegno sia nelle sedi interistituzionali che nei confronti delle altre Regioni del Bacino padano”.

Egualmente soddisfatto per il risultato conseguito anche Michele Facci (Lega), sebbene in chiave leggermente più critica. “Con questo voto, si ritorna su un tema già ampiamente dibattuto nel recente passato con il Pd che finalmente chiarisce come la sovrapressione sia un rischio. Nonostante il pronunciamento odierno, rilevo comunque una posizione ancora attendista, in quanto si aspettano le valutazioni del ministero dell’Ambiente sulla richiesta presentata da un soggetto privato”.

Anche Igor Taruffi (ER Coraggiosa) ricorda le perplessità e le preoccupazioni sollevate anche nel dibattito svoltosi negli anni scorsi e definisce il voto odierno come “un deciso passo avanti rispetto ad alcune posizioni manifestate nel recente passato”.

Silvia Zamboni (Europa Verde) plaude al voto favorevole sulla Risoluzione che testimonia di una importante coscienza ambientale acquisita dalla politica, ma avverte “che una medesima procedura a quella del sito del comune di Minerbio è stata avanzata nel ravennate da un altro soggetto privato”.

Anche Fratelli d’Italia, per bocca del capogruppo Marco Lisei, plaude al voto sulla risoluzione per i passi avanti compiuti rispetto al passato. “Nonostante la presa d’atto odierna, c’è ancora una certa dipendenza dalle decisioni del Ministero. Se la Regione Emilia-Romagna crede sinceramente che la sovrapressione sia un problema, penso abbia le possibilità di far sentire la propria voce anche a livello nazionale”.

 

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