Ambiente e territorio

Acque nere a Carpi, Gibertoni (M5s) chiede risultati monitoraggi Arpae

La consigliera vuole anche conoscere le cause dello sversamento, il livello di inquinamento a tutela degli agricoltori della zona e dei consumatori e se siano state elevate sanzioni

Intervento dei tecnici di Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna), il 26 aprile scorso, secondo quanto segnalato dalla stampa, per la presenza di acque nere nello scolo Cavata occidentale, in prossimità di stradello Frignani, nella zona del cavalcavia autostradale, a Carpi (Modena): i tecnici, giunti sul posto, avrebbero poi accertato “la fuoriuscita di acqua nera di fogna nello scolo che fiancheggia il Canale Santa Croce”.

Lo segnala Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione, dove riferisce che “il problema, in base alle prime verifiche effettuate dal gestore della rete delle acque nere locale, la società Aimag, parrebbe causato da una errata entrata in funzione dello scolmatore presente in via Giliberti/via Fornaci, che avrebbe deviato parte dei reflui all’esterno del sistema fognario”.

I tecnici di Aimag – si legge nel testo – avrebbero effettuato le necessarie procedure di pulizia dello scolmatore, riuscendo a bloccare ulteriori fuoriuscite dei reflui, riferendo anche di aver compiuto, recentemente, alcune operazioni di pulizia e di spurgo su quel tratto, che, evidentemente, non sarebbero risultate risolutive, mentre “Arpae avrebbe richiesto al gestore Aimag una specifica relazione tecnica sulle possibili cause della fuoriuscita dei reflui e del conseguente inquinamento”.

Gibertoni chiede quindi alla Giunta se Arpae, durante la giornata del 26 aprile, abbia eseguito campionamenti delle acque e dei terreni coinvolti e con quali risultati, se abbia ricevuto dal gestore Aimag la relazione tecnica sulle possibili cause della fuoriuscita dei reflui e se stia monitorando o abbia intenzione di monitorare il corretto funzionamento dello scolmatore, le cause che hanno provocato lo sversamento dei liquami e il livello di inquinamento delle acque, a tutela degli agricoltori locali, costretti a sospendere il prelievo di acqua dal canale per irrigare le produzioni agricole, ma anche dei consumatori.

La consigliera vuole infine sapere se sia prevista una sanzione per chi provoca un inquinamento di questo genere, anche nel caso in cui ad inquinare sia un gestore e non un privato cittadino, e, in caso di risposta positiva, chiede se la sanzione sia stata disposta e in quali termini.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

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