Ambiente e territorio

Castaldini (Fi): consentire l’accensione di focarine e falò tradizionali

Chiesta una deroga alla delibera del 2021 che vieta, per la tutela dell’aria, i fuochi all’aperto in occasione di ricorrenze rurali: “I falò rappresentano una importante tradizione emiliano-romagnola”

La Regione dica se intende “concedere deroga all’attuazione del PAIR 2020 (Piano aria, ndr) per consentire l’accensione di focarine e falò tradizionali”.

La domanda alla giunta è posta in un’interrogazione da Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia. La consigliera sottolinea l’importanza delle tradizioni emiliano-romagnole di fare grandi falò nelle campagne per celebrare l’arrivo della primavera (“focarine” o “fogheracce”) o di bruciare, in talune piazze, grandi falò con sopra un fantoccio come rito propiziatorio per l’anno futuro. A frenare queste tradizioni, però, c’è la delibera del febbraio 2021 che, per tutelare la qualità dell’aria, vieta “l’abbruciamento di residui vegetali”, un impedimento prorogato nel dicembre del 2021.

Nel ’21 e ’22, continua la consigliera azzurra, “alcuni comuni, come Bologna e Rimini, hanno derogato alla norma regionale e hanno permesso l’accensione dei roghi tradizionali”. E Castaldini ricorda come i falò avverrebbero solo in date particolari, il 18 marzo per la festa di San Giuseppe e il 31 dicembre per Capodanno.

(Gianfranco Salvatori)

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