Dare attuazione alle più recenti direttive europee per l’efficienza energetica delle costruzioni pubbliche e privare, per la realizzazione di edifici nuovi o ricostruiti a ‘consumo quasi zero’ e la drastica riduzione dei consumi e delle bollette energetiche degli edifici esistenti.
È questo l’auspicio che si pongono i firmatari di un ordine del giorno, approvato a maggioranza (astenuti Lega nord; contrari Fi, Fdi), che punta, tra le altre cose, a proseguire l’impegno nel già sperimentato fondo di rotazione a supporto degli interventi di efficientamento energetico.
A sottoscrivere il documento sono Igor Taruffi, primo firmatario, e Yuri Torri di Sel, Piergiovanni Alleva (AltraER), Stefano Caliandro, Paolo Calvano, Massimo Iotti e Silvia Prodi e Antonio Mumolo del Pd.
L’obiettivo è anche quello di tenere assieme la riduzione dei consumi di energia e delle emissioni di Co2, derivate dall’uso di energia fossile, con il rilancio dell’attività per progettisti, tecnici, impiantisti e lavoratori edili. Un’occasione-scrivono- resa possibile dalle detrazioni fiscali e dai risparmi sulle bollette a cui Regione e Comuni devono rapidamente contribuire con scelte finanziarie, urbanistiche e normative, coerenti con gli obiettivi europei.
Il documento impegna quindi la Giunta regionale a focalizzare maggiormente l’attenzione sulla diagnosi per i condomini costruiti prima del 1991, escludendo quelli il cui titolo abitativo sia stato rilasciato dopo il 4 marzo 2008 e quelli per i quali è disponibile una diagnosi energetica effettuata negli ultimi cinque anni, a partire dall’edilizia residenziale pubblica.
Tra le altre richieste, quella di promuovere, nella manovra di assestamento di bilancio, l’introduzione di un apposito capitolo attraverso cui erogare contributi a soggetti pubblici e privati per effettuare diagnosi energetiche, con particolare riferimento agli edifici con almeno 20 unità immobiliari, e aiuti energetici a piccole e medie aziende.
Il testo impegna infine la Giunta a promuovere un tavolo regionale, in accordo con le rappresentanze comunali, per coinvolgere banche, assicurazioni e gruppi finanziari con l’obiettivo di creare un volano economico che consenta ai condomini che decideranno di dare seguito ai lavori proposti, di accedere a finanziamenti a un tasso basso e concordato a fronte del piano finanziario proposto dalla stessa diagnosi energetica.
(ac)