Ambiente e territorio

Europa Verde: “Introdurre l’inchiesta pubblica nella valutazione d’impatto ambientale”

In uno specifico atto ispettivo viene sollecitata la giunta ad adottare la procedura per garantire la massima trasparenza nei processi che richiedono la VIA

“Definire il regolamento di attivazione dell’inchiesta pubblica”. Questa la sollecitazione che Europa Verde consegna all’attenzione dell’esecutivo regionale per “promuovere pratiche partecipative finalizzate a consentire agli stakeholder di condividere i processi decisionali, a partire dalla valutazione dei progetti che maggiormente impattano sui loro territori”.

L’inchiesta pubblica -specifica ancora Europa Verde- è una metodica, di derivazione strettamente comunitaria, per la consultazione dei soggetti portatori di interesse direttamente coinvolti nei progetti di opere sottoposte alla procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) e garantirebbe un ampio coinvolgimento di tutti gli interlocutori assicurando anche un’elevata trasparenza nella procedura.

Per Europa Verde, stante l’impegno di giunta regionale e assemblea per favorire la partecipazione dei cittadini alla discussione politica, “è  arrivato il momento di introdurre questo strumento nella procedura di valutazione di impatto ambientale”.

In fase di risposta, in commissione Territorio, ambiente e mobilità, l’assessore regionale all’Ambiente, protezione civile, difesa del suolo e della costa ha confermato che delle tre forme di consultazione previste dalla Regione, l’inchiesta pubblica è l’unica che non è ancora stata normata. “Il motivo di questo ritardo -sottolinea l’assessore- è duplice: da una parte la pandemia, che abbiamo vissuto in questi due anni, non ha certo favorito uno strumento partecipativo che prevede un dibattito fra cittadini in presenza; oltre a ciò c’è un problema procedurale e normativo per armonizzare i tempi di questo istituto con i tempi di legge per la VIA, che passano da 60 a 30 giorni”.

La titolare dell’Ambiente ha quindi specificato che l’Assessorato è al lavoro per sottoporre una proposta all’Assemblea su un istituto che possa prevedere la partecipazione anche con tecnologie da remoto, oltre a prevedere una più puntuale armonizzazione per i tempi imposti per l’esame dei vari progetti.

Europa Verde si è dichiarata soddisfatta per l’impegno volto a coprire il vuoto normativo esistente anche se “la regolamentazione dell’inchiesta pubblica andava fatta a prescindere dalla pandemia Covid e potrebbe essere allargata anche per coinvolgere e tastare il polso alla cittadinanza regionale su una moltitudine di argomenti”.

(Luca Boccaletti)

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