La Regione risponda alle associazioni dei cacciatori che hanno chiesto di prolungare la caccia alla selvaggina stanziale a dicembre e di riconsiderare la chiusura della caccia alla migratoria a gennaio. Quest’ultima decisione dovrà essere supportata “da ulteriori motivazioni tecnico-scientifiche, attingendo al materiale già inviato dalle Associazioni Venatorie e coinvolgendo Istituti Scientifici titolati, a partire dalle Università competenti. È stata inoltre riscontrata l’assoluta necessità di rafforzare gli uffici tecnici regionali, in termini di competenza e di risorse umane”.
Lo ha chiesto Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione nella quale vuole sapere se la giunta “ritenga di aver definito adeguatamente il calendario venatorio avvalendosi di adeguata consulenza, considerando che è stato oggetto di sospensione da parte del TAR” e come intenda rispondere alle associazioni venatorie che hanno inviato un lettera all’assessorato.
Dopo una sentenza del Tar, il calendario venatorio regionale prevede che la stagione – alla selvaggina stanziale e migratoria in Ambiti territoriali di caccia (ATC) e in Aziende faunistico-venatorie (AFV) – inizierà il 1° ottobre e ci sarà una sola giornata in più a scelta ogni settimana per la caccia alla sola migratoria, da appostamento fisso o temporaneo, dal 1° ottobre al 30 novembre. Le associazioni venatorie (Federcaccia, Arcicaccia, Liberacaccia, Enalcaccia e Italcaccia) scrivono di aver già verificato la disponibilità di Ispra a dare parere favorevole per “prolungare la chiusura della caccia alla stanziale nel mese di dicembre”. Inoltre, i cacciatoti affermano che “il mantenimento delle date di chiusura della caccia alla migratoria nel mese di gennaio, dovrà essere supportato da ulteriori motivazioni tecnico-scientifiche”.
(Gianfranco Salvatori)