Ambiente e territorio

Evangelisti (FdI): “Stop al consumo di suolo. La legge regionale è fallimentare”

“Il rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – rimarca la consigliera – descrive una situazione molto preoccupante, in quanto l’Emilia-Romagna, nel solo 2023 ha consumato 815 ettari di suolo, con un aumento di circa lo 0,4% rispetto all’anno precedente”

“Limitare il consumo di suolo in regione”. La richiesta arriva, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia).

In particolare, la consigliera, che menziona il rapporto ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) del 2024 sul consumo di suolo, sollecita la revisione della legge regionale in materia.

“Il rapporto ISPRA – rimarca Evangelisti – descrive una situazione molto preoccupante, fra le peggiori a livello nazionale: l’Emilia-Romagna, nel solo 2023, ha consumato 815 ettari di suolo, con un aumento di circa lo 0,4% rispetto all’anno precedente”. “In regione – prosegue – il territorio consumato supera i 200mila ettari, pari all’8,9% del totale (tra il 2006 e il 2023 si sono persi quasi 14mila ettari di terreno naturale)”. “Il comune con il consumo del suolo più elevato – aggiunge la capogruppo FdI – è Ravenna, con 89 ettari in più nel 2023 rispetto all’anno precedente; seguono Reggio Emilia con 41 ettari e Forlì con 35 ettari”.

Per Marta Evangelisti “questi dati risultano particolarmente allarmanti alla luce degli eventi alluvionali di maggio 2023 nonché di settembre e ottobre 2024. Fra le principali cause della pericolosità idraulica figura proprio il problema della cementificazione”. “È indubbio – conclude la capogruppo – il fallimento della legge regionale 24 del 2017, fortemente voluta e sbandierata dall’ex presidente Bonaccini: lo slogan demagogico ‘stop al consumo di suolo’ viene incontrovertibilmente contraddetto dai dati ISPRA”.

(Cristian Casali)

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