Ambiente e territorio

Facci (Lega): mancano i piani per la sicurezza idraulica, spiegare i motivi dei ritardi

La vicepresidente Irene Priolo: “Nessuna relazione diretta, ci occupiamo del territorio”

Spiegare le motivazioni della mancata predisposizione (a luglio 2020) dei programmi degli interventi selvicolturali necessari alla sicurezza idraulica nelle aree demaniali, che dovevano essere predisposti entro l’entrata in vigore della competente legge del 2014. spiegare, inoltre, se tale mancanza abbia in qualche modo influito, anche solo parzialmente, sugli eventi alluvionali del recente mese di maggio o, comunque, che ne abbia aggravato gli effetti.

A chiederlo, in un’interpellanza, è Michele Facci (Lega) che ricorda come sia importante la cura del territorio.

“L’evento di maggio è stato straordinario, non ha senso collegarlo alla vegetazione riparia nei termini posti da Facci”, spiega la vicepresidente e assessore all’Ambiente Irene Priolo, che sottolinea: “Adotteremo il piano sugli interventi selvicolturali, ma non vuol dire che perché ancora non lo abbiamo adottato non ci occupiamo di mettere in sicurezza i corsi d’acqua”.

Parole alla luce delle quali Facci si dice insoddisfatto, perché “se fosse stato davvero nell’interesse della Regione la cura della vegetazione riparia, la Regione avrebbe già approvato nei tempi previsti o immediatamente dopo il piano degli interventi”.

(Luca Molinari)

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