Ambiente e territorio

Ambiente Fe-Ra. Lega: ripristinare la costa danneggiata dal maltempo

L’interrogazione dei consiglieri della Lega Andrea Liverani e Fabio Bergamini viene sollecitato un intervento organico nella regione costiera tra Lido delle Nazioni e Pomposa

“Ripristinare, dopo l’eccezionale ondata di maltempo del 22 novembre scorso, la zona costiera compresa tra Lido delle Nazioni e Pomposa”.

A chiederlo, con un’interrogazione affrontata negli odierni lavori della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro, sono i consiglieri leghisti Andrea Liverani e Fabio Bergamini i quali riferiscono di ingenti danni registrati. “Gli operatori turistici della zona -continuano i due consiglieri- segnalano gravi danni agli stabilimenti balneari, per quanto riguarda il ferrarese, da Comacchio al Lido di Volano, con l’esondazione del Porto Canale, la cancellazione a Volano della “duna” di materiale sabbioso eretta a protezione dei bagni e con danni particolarmente gravi che si estenderebbero in maniera generalizzata da Porto Garibaldi, fino ai Lidi situati più a nord, a Goro e Gorino. Danni registrati nelle abitazioni, nelle imprese del territorio, nelle pinete e alle imbarcazioni ormeggiate”.

In aggiunta al quesito principale, gli esponenti della Lega chiedono specifiche notizie anche sul ripascimento della costa. In particolare, viene chiesto ““se il progetto di riqualificazione del litorale (in particolare il cosiddetto “Progettone 4”) subirà rallentamenti e/o modifiche a seguito di questi eventi climatici, e se non si ritenga opportuno, alla luce dei recenti fatti descritti, adeguare il progetto di ripascimento prevedendo risorse aggiuntive, per porre rimedio alla distruzione verificatasi nel corso dell’eccezionale ondata di maltempo”.

Più in generale, infine, la segnalazione da parte di diversi operatori per “organizzare il sistema di difesa costituito dai cordoni dunosi artificiali realizzati dai gestori degli stabilimenti balneari alla chiusura della stagione; tali barriere non costituiscono più solo una mera protezione degli stabilimenti balneari, ma sono una vera e propria difesa dei centri abitati delle località litoranee. In tal senso, si chiede se la Regione possa farsi parte attiva per organizzare e/o gestire tali interventi e per dare una qualche forma di contribuzione”.

In fase di risposta, l’Assessore a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile Irene Priolo ha dettagliato l’elenco dei danni registrati (da un primo calcolo si tratterebbe di oltre 37 milioni di euro) e di tutti gli interventi compiuti in regime di estrema urgenza a partire dalle primissime ore dopo l’evento calamitoso e che si stanno completando proprio in questi giorni. “A tutti questi interventi straordinari -ha chiarito ancora Priolo- andrà ad accodarsi il progetto ordinario di ripascimento della costa come disposto in precedenza, dal momento che sono stati conclusi tutti gli interventi previsti per il 2022 e a febbraio inizierà la calendarizzazione delle attività disposte per l’anno in corso”. Priolo ha poi ricordato come a poche ore dall’eccezionale evento atmosferico “la Regione ha disposto lo stato di crisi regionale per oltre 4 milioni e ciò ha consentito di avviare celermente la macchina degli aiuti e assistenza alla popolazione e ai territori colpiti. Proprio in questi giorni si stanno poi ultimando le verifiche e siamo fiduciosi che verrà riconosciuto lo stato di emergenza anche a livello nazionale”.

Alla luce del dettagliato elenco fornito dall’Assessore Priolo, Andrea Liverani si è detto parzialmente soddisfatto delle risposte ottenute.

(Luca Boccaletti)

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