La draga acquistata per la sacca di Goro è arrugginita ma con i 600 mila euro previsti dal bando di gara sarebbe stato opportuno “acquistarne una davvero nuova”. Lo spiega Alan Fabbri, consigliere regionale e capogruppo della Lega nord, all’interno di un’interrogazione con cui chiede alla Regione se “l’unica impresa partecipante alla gara e aggiudicatrice dell’appalto abbia presentato tutti i documenti e le certificazioni per il soddisfacimento dei requisiti richiesti”.
Un anno fa la provincia di Ferrara ha acquistato, grazie anche al contributo regionale di 255 mila euro, una nuova draga per migliorare e preservare l’habitat della sacca di Goro. Lady B, questo il nome della draga, rientra nel progetto europeo Life agree che mira a consolidare la gestione integrata ecosostenibile della laguna ferrarese. Secondo le indicazioni progettuali di fornitura (presenti nel bando aggiudicato dall’unica ditta partecipate per 560 mila euro) la struttura “dello scafo e della sovrastruttura della draga- scrive Fabbri nell’atto ispettivo- dovrà essere in acciaio di classe e qualità, le strutture si devono presentare in buone condizioni e senza tracce di ruggine o corrosione”.
Ma per il capogruppo è chiaro che “si tratta di una vecchia draga, che presentava evidenti segni di ruggine e corrosione in tutte le sue parti, poi riverniciata e risistemata grazie ai contributo economico europeo e regionale come è evidente dalle foto”. Per questo Fabbri invita la giunta a chiarire se “la draga abbia presentato tutti i certificati di navigabilità e idoneità previsti e abbia
ricevuto con esito favorevole la visita di sorveglianza da parte degli enti tecnici predisposti, se ritenga che la ‘Lady B’ sia perfettamente in grado di assolvere a tutte le sue funzioni e se con i 600 mila euro previsti dal bando di gara non fosse opportuno acquistare una draga davvero nuova”.
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(Andrea Perini)