Controllare e nel caso bonificare l’area ex Orbit di Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, dove potrebbero esserci materiali inquinanti a base di amianto.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marco Mastacchi (Rete Civica), che ricorda come “nel settembre del 1999 le fiamme hanno distrutto un’azienda a Vigarano Mainarda bruciando per 15 giorni circa 11 tonnellate di rifiuti ‘pulper’, teoricamente non pericolosi ma ingombranti e contenenti eternit, dal momento che il tetto del capannone era composto da questo materiale tossico. Ci sono accertamenti e provvedimenti contrastanti che contemporaneamente negano e affermano la presenza di fibre di amianto e la stessa Arpae risulta avere agli atti la documentazione che il materiale in fibrocemento non è stato raccolto e smaltito totalmente. Si legge, infatti, testualmente nella nota prot. 35398 del 2016 dell’allora assessore Gazzolo che ‘non è stato possibile recuperare in toto il materiale in fibrocemento, in mezzo ai rifiuti ancora in loco se ne trovano ancora frammenti’”.
Mastacchi ricorda come “negli anni l’area è stata bonificata ma solo in parte ed è necessario procedere a una nuova indagine finalizzata a determinare l’esatta quantità di amianto presente nei cumuli dei rifiuti, considerato che, nei pressi della ex Orbit, sono presenti case e aziende e non è del tutto scongiurato il rischio di inquinamento delle falde acquifere, non potendosi sottovalutare la situazione perché l’incendio all’ex Orbit è stato potenzialmente contaminante”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se non ritenga opportuno procedere con le analisi delle matrici ambientali per verificare se la notevole quantità di rifiuti ancora abbandonati contenga amianto e nel caso aggiornare il Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027, inserendo l’area in oggetto per una bonifica totale”.
(Luca Molinari)