La prerogativa di disciplinare ed autorizzare il prelievo del novellame nella Sacca di Goro è attualmente di competenza statale o regionale? Lo chiede un consigliere del Movimento 5 stelle, che sollecita la giunta a disapplicare, con urgenza, il relativo regolamento e a indire un bando per affidare tali zone in concessione a un soggetto collettivo che favorisca l’aggregazione del maggior numero di produttori. La Regione, infatti, ha formulato il Regolamento e piano operativo nursery per lo svolgimento di una campagna di prelievo di novellame di vongola filippina dalle zone cosiddette nursery all’interno delle aree di tutela biologica del Pianasse, di Volano-Bocaura e di Nazioni. La materia però, secondo il consigliere M5s, sarebbe di competenza statale e il regolamento, di conseguenza, “destituito da ogni fondamento di legittimità”.
“La Regione- rimarca il pentastellato- già carente di legittimazione, se ne disfa a favore di soggetti, quali il Comitato Nursery, privi delle necessarie caratteristiche di rappresentatività e soprattutto terzietà. Il consigliere M5s, riguardo al Comitato, segnala alcuni comportamenti “singolari” o carenti di trasparenza: “a partire dal caso di un’impresa sospesa per l’intera campagna, senza che le fosse stato contestato nell’immediato la violazione compiuta, senza che siano stati indicati gli articoli violati del Regolamento, senza che venissero indicati eventuali rimedi o possibilità di contraddittorio”. Per il consigliere, nella gestione di un bene pubblico (ovvero l’area di demanio idrico e di tutela biologica della Sacca di Goro, nonché del novellame di vongola) sono “condizioni indispensabili” il perseguimento del pubblico interesse, la parità di trattamento tra tutti i soggetti interessati con la terzietà di chi è chiamato a garantirne il rispetto, l’osservanza delle norme, a partire da quelle sovraordinate, e la certezza del diritto.
Per questo il pentastellato interroga la giunta per sapere se la prerogativa di disciplinare ed autorizzare il prelievo del novellame nelle aree di tutela biologica della Sacca di Goro è attualmente di competenza statale o regionale; se non ritenga necessario disapplicare, con urgenza, il Regolamento regionale “al fine di garantire certezza del diritto e terzietà del soggetto gestore, ripristinando nella concessione i soggetti sospesi e avviando con essi un contraddittorio”; se non reputi utile sottoporre il Regolamento e l’intera gestione regionale delle licenze di concessione demaniale marittima all’attenzione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato per un parere; quali siano i motivi per cui, a distanza di quasi due anni, non sia ancora stato predisposto il bando per affidare tali zone in concessione a un soggetto collettivo che favorisca l’aggregazione del maggior numero di produttori; “se corrisponda al vero che alle concessioni della nursery hanno accesso, prevalentemente, imbarcazioni non in possesso di licenza di pesca asservita allo specifico impianto”; se non ritengano opportuno “invitare con urgenza il Comitato Nursery ad annullare il provvedimento di sospensione adottato verso un’impresa per l’intera campagna, senza che le fosse stato contestato nell’immediato la violazione compiuta, con il rischio concreto di poter dimostrare la propria correttezza solo a campagna nursery conclusa e vedendosi in questo modo costretti a perseguire la via giudiziaria per eventuali ristori di danni subiti”.
(Giulia Paltrinieri)