Ambiente e territorio

Taruffi (Si) “vigila” sull’ex-Cercom: “Legittima variante a Psc Comacchio?”

Dall’assessore Donini rassicurazioni sulla “salvaguardia del Delta del Po” ma il consigliere resta “non convinto” della “procedura”

Igor Taruffi (Si)

Il procedimento di approvazione del progetto di ristrutturazione e ampliamento di uno stabilimento non più produttivo come quello della ex-Cercom di Comacchio, presentato da Sacmi al Comune, è legittimo? Lo chiede Igor Taruffi di Sinistra Italiana, che durante il question time in Assemblea legislativa sottolinea se questo non possa costituire un “pericoloso precedente, utilizzabile anche in altri contesti per variare la pianificazione vigente”. Ad agosto di quest’anno infatti la società anonima cooperativa Meccanici Imola ha chiesto l’autorizzazione per il progetto sullo stabilimento della ex-Cercom in variante al Psc del Comune di Comacchio e al Piano territoriale del Parco regionale Delta del Po. “A Comacchio c’è una forte mobilitazione di comitati e cittadini- ha sottolineato il consigliere Si- e ci si chiede se questa procedura è applicabile o no a questo sito produttivo, che è inattivo da diversi anni”.

“L’istruttoria del progetto è in corso”, ha risposto in Aula l’assessore Raffaele Donini, che ha ribadito come l’ammissibilità dell’intervento sia comunque subordinata alla valutazione nel merito della sua sostenibilità ambientale. “In tempi celeri forniremo gli esiti della valutazione e le sue motivazioni, ma vogliamo rassicurare sul fatto che, anche nel caso si ammettesse il progetto, la salvaguardia del territorio del Delta del Po e della sua popolazione costituirebbe l’obiettivo primario della giunta regionale”.

Taruffi ha confermato come l’interrogazione di Sinistra Italiana abbia proprio nel punto di vista ambientale il cuore della sua preoccupazione: “Temiamo per le ricadute ambientali del progetto, sappiamo che la procedura è in corso ma il progetto su questo sito non ci convince, vigileremo”.

(Giulia Paltrinieri)

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