Ambiente e territorio

FI-Lega: “Verificare il rispetto del vincolo di destinazione dell’impianto a cippato a Sogliano”

Presentata un’interrogazione per accertare le tempistiche con le quali l’impianto a biomasse è stato sostituito con uno ibrido che usa Gpl

La giunta verifichi il rispetto del vincolo di destinazione dell’impianto di riscaldamento a cippato (un sistema che utilizza caldaie a biomassa per bruciare il cippato, ovvero scaglie di legno), a servizio di utenze pubbliche, realizzato dal Comune di Solignano con fondi Psr liquidati dalla Regione Emilia-Romagna.

È il quesito posto con un’interrogazione a prima firma Pietro Vignali (Forza Italia), sottoscritta da Tommaso Fiazza (Lega), alla luce della sostituzione dell’impianto a cippato con un impianto ibrido che utilizza Gpl.

“Il vincolo di destinazione -ha chiarito Vignali- è quello di durata quinquennale relativo ad ogni bene realizzato mediante contributi pubblici. La comunicazione della realizzazione dell’impianto ibrido alternato, risulta sia stata data successivamente alla sua attivazione e non vi è stata una consulenza preventiva sul rispetto del vincolo di destinazione. Per questo l’esecutivo dovrebbe valutare la restituzione dei fondi pubblici utilizzati per il progetto della caldaia a cippato, stante il mancato rispetto del vincolo di destinazione”.

“Il vincolo -ha precisato il consigliere- non sarebbe stato rispettato in quanto lo stesso Comune di Solignano ha riattivato, prima che si superassero i cinque anni dal saldo dei contributi pubblici per l’impianto a cippato, l’impianto a Gpl precedentemente in funzione per le medesime utenze pubbliche. Nella comunicazione è stato dichiarato che il nuovo sistema di riscaldamento funziona in parallelo con due o più generatori di calore per operare alternativamente (in prevalenza con il gas) e che questo sistema ibrido consente di evitare blocchi nella gestione del calore in inverno. La riattivazione dell’impianto a Gpl, che fra l’altro ha costi più elevati, pur se alternata a quello a cippato e comunque prevalente, comporta una riduzione dei risultati attesi dal progetto finanziato con i fondi Psr che prevedeva, attraverso il funzionamento del solo impianto a cippato, la riduzione delle emissioni e l’utilizzo di risorse naturali presenti nella zona rurale”.

Da qui l’atto ispettivo per conoscere “il computo della riduzione dei risultati attesi dal progetto finanziato con i fondi Psr per la caldaia a cippato in conseguenza di un suo funzionamento non più esclusivo”, “i dati relativi al funzionamento del sistema di riscaldamento ibrido a funzionamento alternato da ottobre 2024 ad aprile 2025” e, infine, “se la verifica del rispetto del vincolo di destinazione è già avvenuta e quali sono i suoi esiti”.

(Lucia Paci)

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