“La concessione alla società Po Valley Operations Pty del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in provincia di Forlì- Cesena, denominata convenzionalmente ‘Torre del Moro’”, contenuta in una delibera della Giunta regionale del 21 dicembre 2015, è al centro di un’interrogazione di Andrea Bertani (M5s), che chiede se non si debba ritenere “assolutamente incompatibile con il Piano energetico regionale 2030 il continuo aumento dei permessi di ricerca e prospezione e delle concessioni di coltivazione e stoccaggio a cui è sottoposto il territorio regionale e di cui il permesso di ricerca ‘Torre del Moro’ rappresenta solo l’ultimo tassello”.
La Giunta regionale – a parere dell’esponente del M5s – dovrebbe anche invitare il ministero a revocare l’autorizzazione alla ricerca, rilasciata con decreto l’8 febbraio scorso, o, in seconda ipotesi, a chiederne la sospensione per consentire altri approfondimenti che coinvolgano le istituzioni locali e i cittadini.
Bertani sollecita inoltre l’esecutivo regionale a riconsiderare, a fronte del vigente Piano energetico, le future manifestazioni di intesa da fornire al ministero competente, in caso di nuovi permessi di ricerca o concessioni di coltivazione o stoccaggio.
Il Piano, infatti, – ricorda il consigliere – prevede l’impegno della Regione verso una “decarbonizzazione dell’economia tale da raggiungere, entro il 2050, una riduzione delle emissioni serra almeno dell’80% rispetto ai livelli del 1990”, anche attraverso “un progressivo abbandono dei combustibili fossili in tutti i settori…”.
Bertani, a questo proposito, cita anche un proprio ordine del giorno, del primo marzo 2017, collegato all’approvazione del Piano, dove proponeva “una moratoria, sulle attività estrattive di gas naturale, effettuate nell’ambito del territorio regionale in analogia a quanto fatto, sulla base del principio di precauzione, dalla stessa Regione Emilia-Romagna” in una delibera del 2014, dove si proponeva, “nell’ambito dei procedimenti statali in itinere riguardanti i permessi di prospezione e ricerca nonché le concessioni di coltivazione e di stoccaggio di idrocarburi nel territorio…, la sospensione: delle procedure di rilascio dell’Intesa di competenza della Regione e dei procedimenti regionali relativi all’espressione di pareri e valutazioni nonché all’adozione di atti di assenso comunque denominati tesi a consentire lo svolgimento sul territorio regionale di nuove attività di ricerca, prospezione, coltivazione e stoccaggio di idrocarburi, comprese le procedure di valutazione di impatto ambientale di competenza regionale già avviate”.
Il consigliere vuole quindi conoscere se la società Po Valley Operations abbia dimostrato, con una documentazione specifica, di aver condotto un’attenta caratterizzazione geologica preliminare dell’area, con uno studio storico della sismicità locale e del fenomeno della subsidenza, e se abbia fornito le garanzie economiche per coprire i costi di un eventuale incidente durante le attività, commisurati a quelli derivanti dal più grave incidente nei diversi scenari ipotizzati nell’analisi dei rischi del progetto, come previsto dalla normativa mineraria vigente.
Bertani infine chiede alla Giunta se non intenda affiancare i Comuni, i cui territorio sono interessati dal progetto di ricerca, sia nella richiesta alla società delle fidejussioni e delle garanzie previste a tutela di futuri e tutt’altro che impossibili danni ambientali, sia per la valutazione del programma dei lavori in modo da verificare il rispetto delle prescrizioni impartite.
“L’estensione del permesso di ricerca – segnala l’esponente del M5s – è pari a centoundici chilometri quadrati, cioè poco meno del 5% del territorio provinciale, interessa i territori dei comuni di Bertinoro, Forlimpopoli, Cesena, Forlì e Meldola, al suo interno ricadono le aree di riequilibrio ecologico denominate ‘Pontescolle’ e ‘Parco Naturale del Fiume Savio’, il canone annuo collegato ammonta a 572,76 euro e la Regione nel 2015 ha incassato come royalties 7.123.313,61 euro, pari a circa lo 0,04% delle entrate regionali, a fronte di 31 centrali di raccolta e trattamento, 278 pozzi produttivi, 137 pozzi ad altro utilizzo e 134 pozzi di stoccaggio”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)