Ambiente e territorio

AMBIENTE FORLÌ. ZOFFOLI, RAVAIOLI, MONTALTI E RONTINI (PD) SOLLECITANO MONITORAGGIO ATTIVITÀ DEI DUE INCENERITORI PRESENTI NEL TERRITORIO COMUNALE

Dai consiglieri, interrogazione alla Giunta sulle due strutture gestite una dalla Ditta Mengozzi e l’altra da Hera: “Con quale frequenza e quale modalità vengano svolte dall’agenzia Arpae le visite ispettive sui due inceneritori, in particolare su quello della Ditta Mengozzi?”; “ne sono state effettuate di straordinarie o non programmate?”

L’attività dei due inceneritori situati nel comune di Forlì, in particolare quello da 32 mila tonnellate annue di rifiuti speciali ospedalieri della Ditta Mengozzi spa, è oggetto di una interrogazione presentata alla Giunta da Paolo Zoffoli, primo firmatario, Valentina Ravaioli, Lia Montalti e Manuela Rontini, consiglieridel Gruppo Pd.

Nell’atto ispettivo si legge che “i due inceneritori, quello della Ditta Mingozzi e quello di Hera spa, che tratta 120 mila tonnellate di rifiuti urbani all’anno, si trovano a poca distanza l’uno dall’altro e insistono su un’area urbana densamente abitata e con infrastrutture viarie di intenso traffico”. Inoltre, “la particolare conformazione geografica dell’area non consente la naturale dispersione degli inquinanti, con ricadute negative sulla qualità dell’aria”. Si rileva, infine, che “è in corso una procedura di valutazione d’impatto ambientale (VIA), con riesame di autorizzazione integrata ambientale (AIA), su richieste avanzate dalla Ditta Mengozzi, fra le quali un aumento della capacità oraria di incenerimento, facendo salva la potenzialità annua massima autorizzata”.

I consiglieri, pertanto, chiedono all’esecutivo regionale “con quale frequenza e quale modalità vengano svolte dall’agenzia Arpae le visite ispettive sui due inceneritori, in particolare su quello della Ditta Mengozzi”, e “se siano state effettuate anche visite straordinarie o non programmate, con quale frequenza, modalità e quali risultati”. Domandano, inoltre, “come venga controllata da Arpae l’attendibilità del sistema di monitoraggio delle emissioni nei due impianti, se le risultanze delle ispezioni o dei monitoraggi siano messe a disposizione del pubblico e con quali modalità e se negli ultimi tre anni ci siano state multe o denunce per risultanze non rispondenti alle leggi o alle prescrizioni autorizzate”. In riferimento, infine, alla VIA in corso, con riesame AIA, per l’inceneritore della Ditta Mingozzi, gli esponenti Pd, in caso di accoglimento, chiedono “se saranno previste riduzioni degli impatti ambientali e quali; quali strumenti ulteriori rispetto a quelli indicati dalla legge si possano prevedere per il puntuale controllo nel tempo delle emissioni; la possibilità di prevedere un comitato tecnico-scientifico per verifiche e pareri sulle rispondenze dei risultati alle autorizzazioni e alle necessità ambientali e sanitarie; se siano previste per il territorio forlivese campionamenti e monitoraggi del particolato PM2,5 in analogia ai test di mutagenesi eseguiti periodicamente nei territori di Piacenza, Parma, Bologna, Ferrara e Rimini; se siano previsti provvedimenti per la delocalizzazione degli impianti a elevato impatto ambientale posti all’interno dei centri urbani”

(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(lg)

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