Facendosi portavoce di quanto affermato da esponenti del mondo venatorio, che hanno pubblicamente invitato i rappresentanti della Regione, del Parco del Delta del Po, e dei Comuni di Comacchio (Ferrara) e di Ravenna a porre in essere adeguate azioni di contrasto al depauperamento ittico e allo spopolamento della avifauna, Tommaso Foti (Fdi-An).
In particolare, il consigliere chiede se risponda al vero la notizia secondo la quale alcuni “proprietari di porzione valliva attingerebbero l’acqua in modo irregolare, quando non arbitrario del tutto, posto che alcuni dei prelievi d’acqua avverrebbero in assenza di concessione alcuna”. Perciò, Foti invita la Giunta ad assumere “urgenti ed indifferibili iniziative”.
Ancora, a sostegno di quanto espresso dai citati esponenti del mondo venatorio, Foti sollecita gli organi competenti a intervenire per contrastare il degrado prima che sia troppo tardi: ad oggi, infatti, pare che siano “scomparsi l’80% di dossi e barene; gli argini perimetrali e interni sono rotti e danneggiati; la flora acquatica e la avifauna sono drasticamente diminuite; la salinità si è abbassata eccessivamente; si è registrato un aumento di eutrofizzanti, quali fosforo e azoto; i livelli d’acqua risultano crescere in modo incontrollato; la pesca è ormai azzerata”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(rg)