Sanità e welfare

Gibertoni (M5s): bambini vittime dello smog, la Regione coinvolga Garante infanzia e pediatri

La consigliera del M5s in un’interpellanza e in una risoluzione segnala aumento patologie respiratorie fino ai 14 anni e suggerisce protocollo di intervento sanitario all’interno delle scuole

Giulia Gibertoni (M5s)

Un protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna – attraverso la figura del Garante per l’infanzia- e gli altri organismi competenti per tutelare i minori dall’emergenza territoriale dell’inquinamento atmosferico. Lo chiede, in una risoluzione e in un’interpellanza alla Giunta, Giulia Gibertoni (Movimento 5 stelle) sottolineando inoltre l’urgenza “di protocolli di intervento di natura sanitaria all’interno delle strutture scolastiche affinché sia garantito il massimo rispetto della normativa”. L’obiettivo della consigliera è anche quello di rafforzare la collaborazione già attiva da molti anni tra tutti i soggetti coinvolti. Tra questi, le scuole e il Garante per l’infanzia Maria Clede Garavini in primis, e poi l’Unicef, la Società italiana di pediatria e l’Associazione culturale pediatri e tutte quelle reputate

Il garante Infanzia Clede Maria Garavini

competenti per la tutela dei minori.

“Il territorio dell’Emilia-Romagna” scrive la consigliera “è interessato da un livello di inquinamento – in particolare atmosferico – preoccupante per tutti i minorenni. Il problema incide fortemente sulla loro salute, soprattutto per chi risiede nelle zone a ridosso di aree industriali”. Sarebbero stati segnalati anche rischi per patologie, in alcuni casi gravi, come malattie dell’apparato respiratorio. L’Istituto superiore della Sanità avrebbe inoltre constatato “un eccesso d’incidenza di tali patologie nella fascia compresa tra la nascita e i 14 anni”.

La pentastellata cita anche la Convenzione sui diritti dell’uomo e della biomedicina di Oviedo e la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. “Gli Stati – scrive Gibertoni – sono responsabili delle violazioni dei diritti dei minorenni che un’impresa ha causato o contribuito a causare per la mancata adozione di misure necessarie – e, per questo, – continua, – hanno l’obbligo di fornire rimedi e riparazioni anche quando commesse da terze parti”.

(Francesca Mezzadri)

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