Fare chiarezza sulle dimensioni e sulle gestioni delle Zone di ripopolamento e cattura e sulle Oasi in Emilia-Romagna.
A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliere Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ricorda come “ai fini del calcolo della quota del 20-30% del territorio destinato a protezione della fauna selvatica, ai sensi dell’art. 10 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, il territorio non agro-silvo-pastorale deve essere escluso dal conteggio e i territori da destinare a tutela della fauna come Oasi di protezione e come Zone di ripopolamento e cattura devono essere individuati sulla base delle finalità di cui alla legge nazionale, alla legge regionale e agli indirizzi per la pianificazione faunistico-venatoria”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “quale sia l’andamento nel tempo dell’estensione complessiva degli istituti delle Oasi di protezione e delle Zone di ripopolamento e cattura, nonché, delle Zone di rifugio sul territorio regionale e provincia per provincia e se tali variazioni quantitative delle estensioni di tali istituti siano in aumento o in diminuzione, quali le ragioni di tali variazioni e se corrisponda al vero che ci siano province con variazioni negative dell’ordine dell’80%”.
(Luca Molinari)