Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): fare chiarezza sull’utilizzo delle acque reflue per l’irrigazione

Dettagliata interrogazione in merito a un progetto sperimentale in corso a Cesena

Fare chiarezza sui progetti sperimentali in corso per il utilizzo delle acque reflue per l’irrigazione.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ricorda come “sia notizia di questi giorni che Hera ha sviluppato, in collaborazione con ENEA, Università di Bologna e Irritec S.p.a., un prototipo tecnologicamente avanzato in grado di depurare le acque reflue allo scopo di utilizzarle per irrigare e fertilizzare i campi coltivati, con benefici in termini di maggiore disponibilità idrica, apporto di nutrienti, riduzione dei concimi chimici, sostenibilità ambientale e qualità della filiera depurativa. Il prototipo dimostrativo sarebbe stato realizzato presso l’impianto di depurazione del Gruppo Hera a Cesena e testato su un campo sperimentale con 120 colture, di cui 66 piante di pesco e 54 di pomodoro da industria”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se il prototipo dimostrativo realizzato presso l’impianto di depurazione del Gruppo Hera a Cesena e testato su un campo sperimentale con 120 colture rispetti già il Regolamento europeo sulle prescrizioni minime per le acque da riuso irriguo agricolo e più in generale quali garanzie siano state adottate per garantirne l’utilizzo in agricoltura senza rischio alcuno nonché quali siano le caratteristiche chimico-fisiche e dal punto di vista degli inquinanti, compresi i metalli pesanti, delle acque riutilizzate in agricoltura in questo particolare caso”.

Gibertoni vuole inoltre sapere dalla Giunta “se si intenda continuare a promuovere, in generale, l’utilizzo delle acque reflue in agricoltura e con quali vincoli, garanzie e analisi del rischio nonché, in particolare, come si intenda rispettare il Regolamento europeo sulle prescrizioni minime per le acque da riuso irriguo agricolo”.

(Luca Molinari)

Ambiente e territorio