La Regione operi in modo che i Centri per il recupero degli animali selvatici (Cras) soccorrano tutti gli animali e non solo quelli rientranti in specifiche convenzioni.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che, dopo aver ricostruito il quadro giuridico entro cui operano i Cras, interroga la giunta per sapere “quali Centri per il recupero o associazioni convenzionate siano disponibili H24 e per quali servizi (assistenza mediante telefono, recupero e cure, etc.) e quanti siano, anno per anno nell’ultimo triennio disponibile, gli animali in entrata e quelli in uscita vivi nonché quanti quelli liberati su quelli liberabili”.
La consigliera, inoltre, chiede “quali siano, in generale, i livelli di riuscita (animali soccorsi, curati e liberati, ovviamente vivi) e se la Regione non ritenga opportuno un approfondimento giuridico sulla circostanza che l’attività svolta dai Cras e dalle suddette associazioni è di pubblica utilità ed è a favore della collettività anche quando viene svolta a favore degli “animali appartenenti alle specie che non rientrano nella convenzione”. È, infatti, un elementare principio di civiltà, anche giuridica, prestare soccorso a qualunque animale ferito o comunque in difficoltà, anche quelli soggetti ad attività di piani di controllo da parte della Regione e quindi il soccorso a tutti gli animali selvatici indistintamente deve essere inserito nelle suddette convenzioni”.
(Luca Molinari)