Realizzare bacini di invaso a fini idrici e irrigui nelle cave dismesse.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ricorda come i cambiamenti climatici e i sempre maggiori periodi di siccità richiedano grande attenzione alla realizzazione di invasi idrici. Allo stesso tempo, Gibertoni, dà un giudizio negativo al fatto che nelle cave dismesse vengano realizzati, in via prioritaria, impianti fotovoltaici, che, secondo la consigliera, possono essere realizzati anche in altri luoghi oppure in forma galleggiante nelle ex cave trasformate in invasi.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “se non ritenga utile privilegiare la realizzazione di bacini d’invaso ai fini idrici/irrigui nella gestione finale o nel risanamento di cave dismesse e, comunque, prioritariamente rispetto alla realizzazione in esse di impianti fotovoltaici e in quest’ultima fattispecie vincolare alla realizzazione di impianti fotovoltaici cosiddetti flottanti o galleggianti nonché quale sia, dal punto di vista dei dati numerici e delle aree interessate sul territorio regionale, la situazione delle cave dismesse o in gestione finale e se risultino utilizzazioni ai fini di bacini d’invaso con uso idrico/irriguo ed eventualmente con impianti fotovoltaici c.d. flottanti o galleggianti”.
(Luca Molinari)