Ambiente e territorio

Ambiente. Gibertoni (Misto): “La Regione indichi quali e quante aziende producono e usano le Pfas”

Nell’interrogazione si chiede di evitare il loro uso già in fase di progettazione, come prevede la Ue, che vuole arrivare a una progressiva eliminazione delle sostanze chimiche tossiche

Giulia Gibertoni

Sapere quali e quante aziende producono Pfas (composti chimici a intensa base acida, ndr), se c’è un controllo regionale sulla presenza nelle acque di queste sostanze (in superficie o sottoterra), come intenda la Regione evitare già in fase di progettazione, che nei prodotti siano inserite sostanze chimiche pericolose e, in particolare, come intenda procedere verso l’eliminazione progressiva dell’uso delle PFAS in ottemperanza della ‘Strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili – Verso un ambiente privo di sostanze tossiche‘, approvata dal Consiglio dell’Unione europea il 15 marzo 2021.

Lo chiede Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in un’interrogazione. In particolare, la consigliera vuole conoscere non solo le aziende che producono Pfas ma anche quelle che “utilizzano nei processi produttivi sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), con il dettaglio, per ciascuna di esse, degli acidi presenti”.

La capogruppo ricorda che la Strategia europea per le sostanze chimiche sostenibili prevede “il passaggio a un approccio improntato alla sicurezza e alla sostenibilità fin dalla progettazione”. Le PFAS, avverte la Ue, debbono essere progressivamente eliminate, “necessitano di particolare attenzione, tenuto conto del numero elevato di casi di contaminazione del suolo e dell’acqua – compresa l’acqua potabile – registrati nell’UE e a livello mondiale, del numero di persone affette da un’ampia gamma di patologie e dei relativi costi socioeconomici”.

Giulia Gibertoni conclude ricordando che “il Parlamento italiano esaminerà a breve in Aula il nuovo Collegato Ambientale, che prevedrà una disciplina specifica per limitare le emissioni di alcune tra le sostanze PFAS in commercio e tra le sostanze regolamentate vi saranno anche sostanze chimiche specifiche utilizzate da numerose aziende dell’Emilia-Romagna per produrre i propri fluoropolimeri, dato che numerose aziende italiane produttrici di fluoropolimeri hanno sede in Emilia-Romagna e tra queste alcune utilizzano anche l’acido dimerico esafluoropropilossido (HFPO-DA)”.

(Gianfranco Salvatori)

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