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Ambiente. Gibertoni (Misto): “perché la Regione ha cambiato la sua posizione sulle politiche per lo stoccaggio di CO2 nel sottosuolo?”

La Capogruppo chiede perchè la Regione abbia cambiato così radicalmente idea sui progetti di stoccaggio del biossido di carbonio nel sottosuolo sposando, senza alcuna verifica scientifica, il progetto presentato da ENI basato sull’utilizzo dei giacimenti esauriti di metano al largo di Ravenna

Il piano per lo stoccaggio di CO2 presentato dalla multinazionale dell’energia ENI e che dovrebbe utilizzare i giacimenti metaniferi esauriti al largo di Ravenna è compatibile con gli interessi ambientali del nostro territorio?” E’ questa la domanda principale che Giulia Gibertoni (Gruppo misto) rivolge alla Giunta tramite un’interpellanza trattata nella sessione pomeridiana dei lavori dell’Assemblea legislativa. Gibertoni sottolinea il radicale cambiamento di idee attuato in soli 7 anni, ricordando che nel 2013 la stessa Giunta, nel corso della procedura di Valutazione ambientale Strategica del Piano per l’individuazione delle aree per lo stoccaggio della CO2, avanzava forti perplessità e dubbi per l’immaturità della tecnologia proposta. Per la capogruppo, non solo rimangono e permangono i forti dubbi sulla sicurezza del progetto proposto, dal momento che diversi studi scientifici vanno a correlare le attività antropiche come l’immissione di gas nel sottosuolo con i terremoti, tanto che -ricorda la consigliera- “nelle conclusioni del rapporto ICHESE del 2014 si legge esplicitamente come non si possa escludere che i terremoti del 20 e 29 maggio 2012 in Emilia-Romagna siano stati innescati da attività umane”. Oltre a ciò per Gibertoni la scelta del Carbon Capture & Storage sarebbe l’ennesimo escamotage per rimandare ulteriormente la transizione verso l’uso di fonti energetiche rinnovabili e pulite. Nella sua replica, l’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione Vincenzo Colla ha ribadito come la necessità di aggiornare le politiche energetiche sia la sfida del presente e del futuro per tutti noi. Per Colla, la transizione tra le fonti energetiche è già in atto e proprio nel continente europeo vi sono gli studi e i progetti più autorevoli e avanzati nell’uso della tecnologia di captazione del biossido di carbonio. “La captazione -continua l’Assessore regionale- non solo consentirà di evitare l’emissione in atmosfera di migliaia di tonnellate di gas inquinanti, ma consentirà sia la produzione di idrogeno “pulito” e contestualmente potrà anche dare un forte impulso verso cicli economici realmente ecosostenibili”. Colla chiarisce poi come il progetto di ENI rappresenti la proposta di un’azienda all’avanguardia nel settore energetico, ma soprattutto sottolinea che i dubbi espressi nel 2013 sono da ritenersi ampiamente sorpassati dall’evoluzione tecnologica registrata in questi sette anni”. In sede di replica Gibertoni si è detta assolutamente insoddisfatta delle risposte ottenute. “Una insoddisfazione -chiarisce la capogruppo- sia nel metodo che nel merito. In sette anni le cose non sono cambiate così radicalmente da rinnegare completamente un documento che invece trovo tutt’ora di grande attualità. Concordo sul fatto che il piano di ENI sia una straordinaria opportunità economica, ma per quella azienda e non certo per i cittadini emiliano-romagnoli”. “

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