Ambiente e territorio

Ambiente. Gibertoni (Misto): “Quanti e quali sono in regione i permessi di prospezione/ricerca idrocarburi sospesi in attesa del piano sulla transizione energetica?”

Giulia Gibertoni oltre a sollecitare un punto sulla situazione dei permessi per la ricerca degli idrocarburi, sollecita un’inversione di rotta nelle autorizzazioni concesse

“Quanti e quali sono i permessi per prospezione/ricerca idrocarburi attualmente vigenti sul territorio regionale?”

Lo chiede Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in un’articolata interrogazione sul conferimento di questi nuovi permessi che sono stati sospesi fino all’dozione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI).

“Il Piano per la transizione energetica, previsto dal DL 14 dicembre 2018 “Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione”- specifica Gibertoni- doveva costituire un quadro di riferimento delle aree ove è consentito lo svolgimento delle attività di prospezione e ricerca ed era volto a valorizzare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle stesse e i procedimenti amministrativi. Sulla base di ciò, i procedimenti amministrativi, ivi inclusi quelli di valutazione di impatto ambientale, relativi al conferimento di nuovi permessi, venivano sospesi”.

La capogruppo, sottolineando gli obiettivi europei sulla neutralità climatica entro il 2050, riporta diverse iniziative di stampo opposto che mirano a una revisione, soprattutto delle operazioni petrolifere offshore e di come già oggi “il territorio regionale è al terzo posto in Italia (dopo Basilicata e Sicilia) sia per produzione di gas naturale che per produzione di greggio e delle 140 strutture in mare (piattaforme, teste pozzo sottomarine e unità galleggianti di stoccaggio temporaneo), censite dal MISE, ben 53 riguardano l’ambito costiero della regione Emilia-Romagna”.

Gibertoni, a fronte della situazione creatasi e soprattutto delle prospettive future, in aggiunta alla domanda principale chiede “se e come interverrà la Regione nel procedimento amministrativo che porterà all’adozione del PiTESAI e quali osservazioni, obiezioni e suggerimenti intenda proporre”.

Nel formulare poi l’auspicio in un intervento di proroga dei termini per l’adozione del Piano, la capogruppo chiede un deciso cambio di rotta all’esecutivo regionale in ambito di concessioni autorizzate per “dimostrare fattivamente la volontà di procedere verso una reale transizione energetica”.

 

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