Quando la Regione Emilia-Romagna recepirà le linee guida nazionali per la Valutazione di Incidenza ambientale (VIncA) collegate alla direttiva comunitaria “Habitat”?
A chiederlo, con un’interpellanza rivolta al governo regionale, è Giulia Gibertoni (Misto), che parla di un ritardo di 15 mesi rispetto all’intesa nazionale.
La direttiva comunitaria Habitat, si legge nell’atto, “ha la finalità di garantire la tutela della biodiversità dell’Unione europea, impegnandosi a conservare gli habitat naturali e la flora e la fauna selvatiche mediante l’istituzione della rete ecologica ‘Natura 2000’, costituita dalle zone speciali di conservazione (Zsc) e dalle zone di protezione speciale (Zps)”.
L’articolo 6 della direttiva Habitat, spiega la consigliera, “prevede che qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione di un sito Natura 2000, ma che possa avere incidenze significative su tale sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, deve essere assoggettato alla procedura VIncA, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo e che, alla luce delle conclusioni di tale valutazione le autorità nazionali competenti danno il loro accordo sul piano o progetto soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l’integrità del sito in questione e, se del caso, previo parere dell’opinione pubblica”. La capogruppo rileva poi che “nel novembre 2019 (è peraltro attiva dal 2014 una procedura comunitaria nei confronti dello Stato italiano per la non corretta applicazione di alcune disposizioni collegate alla suddetta direttiva) le Regioni e Provincie Autonome di Trento e Bolzano hanno raggiunto un’intesa per l’applicazione della direttiva comunitaria”. In particolare, aggiunge, “il documento di indirizzo sulle linee guida nazionali VIncA costituisce la base per evitare che il contenzioso in corso si trasformi in una vera e propria procedura di infrazione comunitaria contro il nostro paese, con possibili risvolti anche onerosi (peraltro le Regioni hanno già la piena responsabilità dell’attuazione della direttiva Habitat per i rispettivi territori)”. Infatti, evidenzia Gibertoni, “ad oggi non risulta che la Regione Emilia-Romagna abbia provveduto ad adeguare la propria normativa di settore recependo i contenuti di queste linee guida”. La mancata attuazione delle linee guida nazionali, conclude, “che dura da ben 15 mesi, potrebbe configurarsi come violazione di un atto dello stato centrale che ha carattere interpretativo e dispositivo con possibili conseguenze anche giuridiche determinate a carico della Regione Emilia-Romagna, rispetto al contenzioso avviatosi nel 2014”.
La consigliera chiede quindi l’intervento dell’esecutivo regionale, sollecitando anche, nella discussione sull’attuazione delle nuove procedure, il coinvolgimento dell’Assemblea legislativa. Vuole anche sapere se possano considerarsi legittimi e, quindi, amministrativamente corretti, i procedimenti relativi alle VIncA approvati, dai vari soggetti competenti, in questi ultimi 15 mesi.
(Cristian Casali)



