Annullare la modifica della delibera di Giunta che fa slittare di un anno l’entrata delle norme tecniche del Pair (Piano aria integrato regionale); fare luce sulla zootecnia regionale e sulle misure per il contenimento dell’inquinamento atmosferico, in particolare l’emissione di ammoniaca prodotta negli allevamenti intensivi di bovini e suini. A queste due richieste si aggiunge anche quella di conoscere se sia stata assunta, o quando si abbia intenzione di farlo, “la determinazione con le specifiche tese a stabilire, per le attività non soggette ad autorizzazione, le modalità di effettuazione dei controlli a campione, come previsto nel PAIR 2020 all’art. 22, comma 3, delle norme tecniche di attuazione (Nta)”.
Sono le richieste della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) contenute in un’interrogazione alla Giunta.
Gibertoni, nel testo, scrive che “gli allevamenti intensivi di suini e bovini, sono attività economiche corresponsabili dell’emissione in atmosfera di elevate quantità di ammoniaca, gas precursore nella formazione di particolato atmosferico e precursore del protossido di azoto (il terzo gas serra più importante, da 200 a 300 volte più efficace del biossido di carbonio nel catturare energia riscaldando l’atmosfera)”.
La consigliera ricorda, poi, che il Pair prevede, per tutelare la qualità dell’aria, che le aziende agricole siano obbligate a coprire le vasche di stoccaggio delle deiezioni e che vengano svolti dei controlli a campione. La copertura dei liquami, prosegue Gibertoni, è una delle azioni già previste dalla Regione nella delibera 795 del giugno 2017, per ridurre le emissioni prodotte dalle attività agricole, insieme con il corretto spandimento e l’interramento “delle superfici di suolo oggetto dell’applicazione di fertilizzanti, ove tali pratiche risultassero tecnicamente fattibili ed economicamente sostenibili”.
La Regione ha stanziato, con una delibera del 2019, contributi che compensassero gli allevatori per l’applicazione di quelle pratiche. Nel luglio del 2020 si è arrivati a una graduatoria che ha visto 118 domande ammesse: gli interventi per mettere a norma le aziende “dovranno essere completati entro 12 mesi dalla notifica della concessione del finanziamento “. La delibera criticata da Gibertoni è la numero 1523 del 2020, nella quale si afferma che le norme tecniche di attuazione del Piano decorrano dal 1° gennaio 2021 e non “come era previsto precedentemente dal 1° gennaio 2020 dilazionando così una delle poche norme concrete del Pair 2020”.