La giunta si schieri a favore del parere della Commissione europarlamentare che vuole rivedere la direttiva RED II “espungendo la combustione di biomasse di origine forestale dal novero delle fonti di energia rinnovabili ed ecologicamente compatibili ponendo fine anche alla loro incentivazione economica, in vista del prossimo parere in sede di commissione ITRE (Industria, ricerca ed energia) nel luglio 2022 e poi in sede plenaria nel settembre 2022”.
Lo scrive Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in un’interrogazione nella quale giudica il “parere incoraggiante, seppur ancora ampiamente migliorabile” del 12 maggio nella Commissione Envi (Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare). Oggi, spiega la capogruppo del Misto, la proposta di revisione prevede che “solo le foreste e i terreni boschivi che le autorità competenti hanno riconosciuto, a livello scientifico o amministrativo, come molto ricchi di biodiversità saranno soggetti a esclusioni e limitazioni alla produzione di biomassa forestale”. Inoltre, dopo un anno dall’approvazione della direttiva che modifica la direttiva RED II “gli Stati membri non concederanno alcun nuovo sostegno né rinnoveranno alcun sostegno alla produzione di energia elettrica da biomassa forestale in impianti per la produzione di sola energia elettrica” se non per limitate eccezioni. Ad oggi, la Ue è dipendente dalla combustione di biomassa forestale e la direttiva RED II “permette ai Paesi membri di dare incentivi alle aziende che bruciano la biomassa forestale come fonte di energia rinnovabile”.
Purtroppo, continua la consigliera, “il risultato incoraggiante, seppur ancora ampiamente migliorabile, raggiunto nella Commissione ENVI (Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare) nel parere del 17 maggio 2022, rischia di essere azzerato in sede di commissione ITRE (che è la Commissione competente per la proposta) nel luglio 2022 e poi in sede plenaria nel settembre 2022 visto anche le fortissime attività di lobbying in corso”.
(Gianfranco Salvatori)