La Giunta modifichi la delibera sull’attività venatoria nelle aree contigue al parco del Delta del Po, con l’obiettivo di preservare la fauna selvativa.
A chiederlo, in un’interpellanza discussa in Assemblea, è Giulia Gibertoni (Misto), che ricorda come “nell’analisi del regolamento collegato, svolta da ISPRA, non solo vengono evidenziati i punti poco chiari, contraddittori e in violazione della legislazione vigente ma vengono anche fornite proposte operative di modifica”.
La consigliera, infatti, sottolinea che “nella nota di ISPRA dello scorso 9 settembre, si spiega che la nuova regolamentazione non contiene elementi di discontinuità rispetto alla passata gestione e che le misure previste non possono determinare un significativo decremento della pressione venatoria diretta e indiretta: questo comporta il perdurare di effetti negativi per la conservazione degli habitat delle specie ornitiche di interesse venabile e protette”. Si nota altresì, aggiunge, “la mancanza di contenuti tecnico scientifici a sostegno delle misure previste e si rileva la sensazione – peraltro dichiarata dai redattori – che obiettivo del regolamento sia il mantenimento dello status quo, minimizzando le ricadute sociali e i potenziali conflitti locali”.
La risposta arriva dall’assessora Barbara Lori, che, nel citare la definizione delle aree contigue ai parchi regionali, spiega come “le Regioni, in queste zone, possono disciplinare la pratica della caccia, che è quindi ammessa in base al criterio della programmazione delle presenze, con la priorità per i residenti, come accade per il Delta del Po”. Sul regolamento, sottolinea che “sono stati apportati elementi migliorativi, anche rispetto alla pressione venatoria”.
(Cristian Casali)