Sospendere la pesca sportiva nelle acque interne e l’attività venatoria visto il perdurare di prolungati periodi di siccità e di clima particolarmente caldo.
A chiederlo con un’interrogazione è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che invita a sospendere anche l’addestramento e l’allenamento dei cani da caccia, per non pregiudicare la conservazione della fauna selvatica regionale e i possibili effetti negativi nel breve e nel medio periodo sulla dinamica di popolazione di molte specie.
“Per quanto concerne gli ecosistemi acquatici -ha spiegato la consigliera- le temperature elevate e la siccità determinano la perdita o forte limitazione dei livelli idrici di zone umide, stagni e invasi favorendo tra l’altro l’insorgenza di estesi fenomeni di anossia. Inoltre, in un tale contesto l’impatto antropico sugli ecosistemi acquatici risulta ancora più incisivo, poiché, le già ridotte risorse idriche naturali vengono sfruttate con maggiore intensità, per far fronte alle crescenti richieste per usi civili, agricoli e industriali. Anche l’addestramento e l’allenamento dei cani comportano uno stress aggiuntivo per le popolazioni di fauna stanziale e quindi sarebbe opportuno sospendere l’autorizzazione a svolgere questo genere di attività almeno sino al ripristino delle condizioni ambientali normali. “Sono state diverse, nell’anno precedente, le sospensioni disposte dalle autorità pubbliche competenti, dell’attività di pesca nelle acque interne e tra queste diverse anche nel bacino padano”.
(Lucia Paci)