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Ambiente. Gibertoni (Misto): vietare la caccia alla volpe con tiro da veicolo

Per la consigliera si tratta di un’attività cruenta e potenzialmente pericolosa anche per la popolazione

La Regione faccia chiarezza sulle modalità possibili per le politiche di contenimento delle volpi sul nostro territorio. A porre il tema, con un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Misto) che, riferendo di una specifica nota nel merito, chiede se sia vero che è stata autorizzata la caccia alla volpe con tiro con ausilio di fonte luminosa da automezzo”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se effettivamente il competente Servizio regionale abbia ricevuto la nota sopra riportata, quale giudizio esprima in merito al suo contenuto, se abbia fornito una risposta e, in caso affermativo, quale ne sia il contenuto; se abbia operato scelte, decisioni, istruttorie, autorizzazioni o altra azione comunque denominata in seguito alla suddetta nota e quali siano i dati aggiornati e completi, su tutto il territorio regionale e per ciascuna provincia, della caccia alla volpe effettuata con il tiro con ausilio di fonte luminosa da automezzo e se questo venga effettuato seguendo le precise disposizioni di cui al sopra citato “Piano quinquennale di controllo della Volpe (Vulpes vulpes)”, di cui alla delibera di Giunta regionale n. 611, del 15 aprile 2019, come modificata e integrata dalla delibera di Giunta regionale n. 979 del 18 giugno 2019, punto 6.2”. Giulia Gibertoni, poi, chiede alla Giunta “se non ritenga doveroso depennare dalle modalità ammesse la caccia alla volpe effettuata con il tiro con ausilio di fonte luminosa da automezzo, metodo altamente rischioso anche per la pubblica sicurezza in quanto si tratta di fatto di sparare da un veicolo in movimento in ore notturne, ese si intenda perseverare nel sostegno a metodi così cruenti e preistorici e per quale motivo non ci siano tuttora i dovuti confronti su questi temi con le associazioni animaliste”. “

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