Tutelare l’ambiente vietando Ogm (Organismi geneticamente modificati) e Nbt (New Breeding Techniques), cioè nuove tecniche di miglioramento genetico
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), che ricorda come “numerosi studi hanno evidenziato effetti non voluti nella tecnologia NBT, che possono essere distinti in effetti “off-target”, cioè fuori bersaglio, in quanto avvengono in punti del genoma diversi da quello che si intende modificare, spesso anche distanti. Il problema di queste mutazioni non volute è che potenzialmente possono portare alla produzione di tossine, anti-nutrienti e allergeni, ovvero composti nocivi alla salute e all’ambiente; ed effetti “on-target”, cioè sul bersaglio, non voluti, perché la tecnica produce a volte effetti imprevisti anche a livello della sequenza bersaglio su cui si interviene con l’editing; inoltre, si avrebbe la creazione di OGM in senso classico, ovvero di organismi transgenici, in seguito all’incorporazione, nel DNA dell’organismo editato, dell’intero vettore (o suoi frammenti) che ha trasportato le componenti dell’editing dentro le cellule e poiché tali vettori sono di origine batterica o virale, la loro integrazione nel DNA dell’organismo editato fa di esso un OGM secondo la definizione standard”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se non ritenga necessario agire affinché vengano fermati i danni provocati dalla coltivazione e dall’utilizzo, nella filiera agroalimentare, sia dei ben noti OGM, sia dei prodotti frutto della nuova tecnologia di editing genetico NBT, a interessi sensibili quali la salute umana, l’ambiente e l’agrobiodiversità e se non ritenga di intervenire per scongiurare il rischio che con la scusa di emergenza dopo emergenza si arrivi a legittimare l’uso di OGM e NBT”.
Gibertoni vuole inoltre sapere se l’esecutivo regionale “non ritenga necessario sviluppare azioni di contrasto sia a livello nazionale sia a livello europeo, nonché informare l’opinione pubblica dell’evidente campagna in atto per legittimare entrambe le tecnologie OGM ed NBT”.
(Luca Molinari)