Una struttura “unica in Italia” che opera in tema di prevenzione ambientale e energetica “per favorire sostenibilità, tutela della salute, sicurezza e competitività del territorio”. Giuseppe Bortone ha presentato in commissione Territorio ambiente, presieduta da Manuela Rontini, l’attività dell’Agenzia regionale Arpae, di cui è direttore generale. Con un organico di circa 1.300 unità, di cui 268 addetti per vigilanza e controllo e 289 per autorizzazioni e concessioni e 169 per il monitoraggio, la nuova Agenzia, nata con la legge regionale 13 del luglio 2015 e operativa dal gennaio 2016, ricompone sotto un’unica struttura anche sedi sul territorio e le competenze che, prima del riordino attuato con la legge Delrio erano assegnate alle Province.
La sfida- ha detto Bortone- “è ricomporre la frammentazione delle competenze e delle funzioni che vanno dalla filiera ambientale della conoscenza e monitoraggio del territorio alle nuove funzioni di controllo e vigilanza fino ai processi di amministrazione attiva e semplificazione nel settore delle autorizzazioni e concessioni alle imprese”.
Dal 2016 Arpae svolge anche un importante ruolo nella asseverazione delle “prescrizioni ambientali” introdotte dalla nuova legge nazionale sugli “ecoreati”, uno strumento che concede la possibilità di estinguere un reato penale a fronte della messa in atto di determinati adempimenti. Va in questo senso il Protocollo d’intesa siglato nel maggio scorso a livello regionale tra Arpae, la Procura generale, le nove procure territoriali, i Nuclei operativi ecologici dei Carabinieri (Noe), il Corpo forestale dello Stato e le Capitanerie di porto per garantire l’applicazione della normativa sulle prescrizioni ambientali.
“Un atto importante perché – ha detto Bortone – consente un’omogenea interpretazione a livello regionale prevenendo così soluzioni locali eterogenee che non sono garanzia né per i controllori, né per i controllati”. Con il protocollo, Arpae viene individuata come unico ente di competenza ad asseverare tecnicamente le prescrizioni emanate anche dalle forze di Polizia. Di fatto, già dall’inizio dell’anno sulle 385 prescrizioni asseverate in Emilia-Romagna, 290 sono state realizzate da Arpae, pari al 76% del totale.
Per quanto riguarda i dati sull’andamento delle diverse attività dell’Agenzia, Bortone ha riferito che nel 2015 sono state effettuate 11 mila ispezioni cui sono seguite 610 sanzioni amministrative e 471 notizie di reato. Sono poi stati fatti 1.700 interventi di emergenza, emessi 10 mila pareri tecnici per autorizzazioni ambientali, 70 mila campionamenti e analisi di laboratorio. Si tratta- ha chiarito- di numeri comparabili con quelli registrati in questi mesi del 2016, a riprova della buona e rapida capacità di integrare le varie e complesse funzioni tecniche delle realtà confluite in Arpae.
La Presidente Rontini ha in particolare espresso apprezzamento per la firma del protocollo sulle prescrizioni ambientali, “un documento che fa da apripista a livello nazionale”.
Numerose le richieste di chiarimento avanzate da Andrea Bertani e Silvia Piccinini del M5s su diversi aspetti dell’attività dell’Agenzia. Tra questi: la gestione del progetto demanio, la funzione degli agenti accertatori, la garanzie di terzietà tra fase di controllo e quella di autorizzazione.
Per Massimo Iotti (Pd) “il riordino e il nuovo assetto dell’Agenzia rappresentano “un passaggio sicuramente positivo”, anche rispetto all’innesto delle nuove funzioni che “non ha sostanzialmente prodotto interruzioni delle funzionalità”.
(Isabella Scandaletti)