Lo stallo del consorzio Con.Ami (Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale) che si protrae ormai da agosto scorso, e che anche l’altro giorno ha visto saltare un vertice per mancanza del numero legale, è al centro di un’interrogazione di Manuela Rontini (Pd) (prima firmataria) coi colleghi di gruppo Francesca Marchetti, Roberto Poli e Mirco Bagnari. Il rischio di questa situazione, sottolineano i dem, “è quello di compromettere il patrimonio dei 23 enti locali che sono confluiti nel Consorzio e ne gestiscono patrimonio, infrastrutture e servizi fondamentali quali acqua ed elettricità”. Anche “la qualità dei servizi erogati ai cittadini ne risulterebbe compromessa” visto che “l’intera programmazione si ritrova ad essere bloccata, come lo è la ripartizione stessa degli utili tra i consorziati”.
Lo stallo delle attività va avanti da agosto scorso ed è causato dalle tensioni “per le posizioni espresse dalla neo-insediata giunta imolese e per le stesse modalità ritenute non rispettose delle procedure e dei vincoli normativi e statutari utilizzate dalla sindaca Sangiorgi nel sottoporre il punto agli altri 22 sindaci- senza passare preventivamente dal Cda- tanto che l’allora presidente Stefano Manara si dimise, subito seguito da tre dei quattro membri del Cda”. Nei mesi scorsi sono naufragati più volte i tentativi di giungere ad una soluzione condivisa e il Comune di Imola, sottolineano i consiglieri dem, avrebbe rifiutato anche l’ultimo accordo degli altri Comuni. Ora la situazione si sarebbe ulteriormente aggravata e la maggioranza dei sindaci vorrebbe ricorrere al Prefetto.
Rontini, Marchetti, Poli e Bagnari chiedono quindi alla Giunta di intervenire al più presto “per evitare danni erariali ai territori, e restituire piena operatività al Con.Ami, i cui organi devono al più presto deliberare tutti gli atti necessari allo sblocco dei 40 milioni di euro di investimenti attualmente fermi (25 dei quali sul ciclo idrico), predisporre e deliberare il bilancio di previsione 2019, il piano triennale 2019-2021 e le gare di appalto legate ai servizi”.
(Francesca Mezzadri)