Stop ai tagli alle sedi Arpae e chiarezza sul perché sia stata esclusa dalle valutazioni di impatto ambientale.
A chiederlo è la Lega in un’interrogazione a firma di Andrea Liverani (primo firmatario), Simone Pelloni, Daniele Marchetti, Emiliano Occhi, Michele Facci, Fabio Rainieri, Massimiliano Pompignoli e Gabriele Delmonte.
“Da diverso tempo sono giunte agli interroganti notizie circa progetti di riorganizzazione territoriale di Arpae, con conseguenti soppressioni di sedi locali; il tutto a potenziale discapito dell’operatività dell’agenzia sul territorio con conseguente diminuzione della capacità di intervento e rapida reazione in seguito anche ad emergenze di tipo ambientale”, spiegano i leghisti che chiedono di sapere a quanto ammonti il costo per la regione Emilia-Romagna di Arpae e per quale motivo si è deciso di rendere non più dovuta la previa istruttoria di Arpae ai fini del rilascio del parere motivato di Valsat da parte della Città metropolitana di Bologna e delle Province. –
Poi ancora: “Quante persone lavorano per la Sede di Arpae Ravenna e come sono suddivise nei vari presidi territoriali? Come si stanno organizzando i diversi servizi di presidio dei 17 Comuni del territorio Ravennate? La Regione ritiene sufficiente, considerato l’importanza dei servizi e molteplici mansioni da svolgere, l’attuale presenza di personale assegnato sul territorio nelle sedi esistenti? Sono previsti dei cambiamenti logistici delle sedi nella provincia di Ravenna ed in caso positivo se siano migliorativi rispetto alla situazione attuale? Quali altri programmi di riorganizzazione sono previsti nelle varie province? Si intende potenziare le capacità di controllo e pronto intervento dell’Agenzia con preciso riferimento al rischio di inquinamenti puntuali del territorio”.
(Luca Molinari)