Ambiente e territorio

Ambiente. Lega nord: emissioni inquinanti e generatori di calore a biomassa legnosa, la Regione introduca 5 classi di qualità ambientale

In una risoluzione, di cui è primo firmatario Stefano Bargi, si auspica che “gli enti locali incentivino l’uso di nuovi apparecchi di riscaldamento a biomassa legnosa con alto rendimento e emissioni bassissime”

“Le polemiche emerse durante le ultime settimane a causa delle PM10, con le conseguenti ordinanze che hanno vietato l’utilizzo di stufe e camini a legna e a pellet, gli allarmanti e travisanti dati riportati da centraline di rilevazione inquinamento e la mancanza di coordinamento tra associazioni di categoria, istituzioni e produttori di stufe/caminetti hanno causato un danno economico incalcolabile, oltre a far emergere la mancanza di alcune figure professionali di riferimento nel settore delle biomasse”.

Parte da questa constatazione una risoluzione del gruppo della Lega nord, primo firmatario Stefano Bargi, dove si spiega che “un fuoco all’aperto che brucia sterpaglie inquina molto di più di un generatore di calore di ultima generazione ad elevato rendimento energetico che dispone di tutte le certificazioni e genera minime emissioni”.

I consiglieri rilevano inoltre che “in Emilia e Romagna la forestazione negli ultimi 100 anni è aumentata del 50%, nonostante, nello stesso periodo, la popolazione sia aumentata del 60%, è quindi ragionevole e auspicabile che gli enti locali incentivino sempre di più l’uso di nuovi apparecchi di riscaldamento a biomassa legnosa ad alto rendimento e a bassissime emissioni”.

“Secondo alcuni studi – si legge ancora nel testo – il settore della combustione delle biomasse legnose nei cosiddetti ‘fuochi all’aperto’ contribuisce in modo maggioritario alle emissioni di materiale particolato primario in Val Padana: emissioni che possono scaturire in minima parte anche dall’uso civile di apparecchi a biomassa se di modello obsoleto o usati impropriamente”. Le emissioni che derivano dal riscaldamento domestico – evidenziano i consiglieri – dipendono principalmente dalla tipologia di generatore, dalle sue caratteristiche energetiche ed emissive, dal tipo di biomassa legnosa utilizzata oltre che da una corretta gestione della combustione e dalla manutenzione dell’apparecchio stesso: risulta quindi importante introdurre, ai fini dell’applicazione di misure limitative temporanee in occasione di episodi acuti di inquinamento atmosferico, una classificazione dei generatori di calore in grado di identificare quelli caratterizzati da maggiori emissioni specifiche, nell’ottica anche di una gradualità di intervento.

I leghisti impegnano quindi la Giunta regionale a predisporre “una tabella di certificazione ambientale dei generatori di calore a biomassa legnosa, basata sull’introduzione di 5 classi di qualità ambientale (da 1 a 5 stelle) in funzione delle emissioni inquinanti specifiche e del rendimento”.

L’esecutivo regionale – a parere dei firmatari – dovrà anche “sottoporre a classificazione ambientale diverse categorie di generatori di calore, con una potenza termica nominale inferiore a 35 kW, conformi alle norme UNI EN associate a ciascuna categoria e alle successive modifiche di tali norme”, e dovrà “incardinare la classificazione sui seguenti parametri: rendimento energetico (ŋ) ed emissioni di particolato primario (PP), carbonio organico totale (COT), ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO)”.

I consiglieri, nella risoluzione, propongono inoltre di individuare “le seguenti classi di qualità ambientale e a consentirne l’uso in base alle criticità rilevate dalle centraline dei Comuni: classe 5 stelle, mai nessun blocco in alcun caso; classe 4 stelle, blocchi parziali in determinate fasi critiche; classe 3 stelle, blocco totale fino a cessato allarme inquinamento;  classe 2 stelle, blocco preventivo totale in caso di aumento soglia inquinamento; classe 1 stella, tutto ciò non ricompreso e quindi soggetto ad incentivo di rottamazione”.

Un’altra richiesta di Bargi e colleghi alla Giunta, quella di facilitare l’applicazione della misura di classificazione ambientale da parte dei cittadini pubblicando un Catalogo regionale, dove sia riportata la classificazione dei generatori, aggiornato periodicamente e pubblicato sulle pagine del sito internet regionale.

Oltre a Bargi, hanno sottoscritto il documento: Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

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