Ambiente e territorio

Mastacchi (Rete civica): urge piano di contenimento di lupo e ibridi a tutela degli allevatori

Per il consigliere la specie non è più a rischio di estinzione; in Italia sono, infatti, quasi 9mila i capi di bestiame predati ogni anno

“Quali le azioni che la Regione Emilia-Romagna intende attivare per contenere la presenza del lupo?”.

La richiesta, con un’interpellanza rivolta alla giunta regionale, arriva da Marco Mastacchi (Rete civica), che, nello specifico, sollecita l’approvazione di un piano di contenimento del lupo che tenga conto delle esigenze degli allevatori.

Nell’atto si legge che “su incarico del ministero dell’Ambiente l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha monitorato la presenza del lupo su scala nazionale, confermando che negli ultimi decenni la specie si è espansa naturalmente in gran parte del territorio italiano: sulla base del monitoraggio (dati pubblicato a maggio del 2022) si stima la presenza in Italia di circa 3.300 lupi”. Sempre nell’interpellanza si rileva poi che esiste anche “una diffusa presenza di cani randagi, tra i 500mila e i 700mila esemplari (fonte ministero della Salute)”.

“La potenziale ibridazione con il cane (canis lupus familiaris) – spiega Mastacchi – rappresenta una tra le principali minacce per la conservazione del lupo. Peraltro, la presenza di cani inselvatichiti e di ibridi in molte realtà rurali sta diventando insostenibile anche in virtù del fatto che l’eventuale predazione di bestiame non viene risarcita poiché non può essere accertato con sicurezza che sia avvenuta per responsabilità del lupo (sempre secondo Ispra, risultano predati ogni anno quasi 9mila capi di bestiame)”. “A preoccupare gli allevatori – prosegue il consigliere – sarebbero proprio le conseguenze che le predazioni di lupi hanno sulla filiera casearia: gli animali aggrediti riducono la produzione di latte, che solitamente viene trasformato in formaggio, con la conseguenza di grosse perdite economiche”.

Per il capogruppo, infatti, “occorre ricercare sempre il giusto equilibrio fra le esigenze di conservazione della natura, di tutela della biodiversità, con quelle della sicurezza e dello sviluppo delle comunità e dei territori”. Non a caso, rimarca, “a Bruxelles c’è un ripensamento sul tema del prelievo dei lupi, tanto che, come ha dichiarato l’europarlamentare altoatesino Dorfmann Herbert, ‘la Commissione europea è più flessibile e non si opporrà più alle richieste degli stati membri di eliminare i lupi’”.

“I numeri – conclude Mastacchi – confermano che il lupo, ormai, non è più in pericolo d’estinzione, è quindi necessario definire un piano di intervento, anche attraverso l’adozione di azioni straordinarie, guardando anche quello che hanno fatto, ad esempio, in Francia, Finlandia e Svizzera per la difesa degli allevatori”.

(Cristian Casali)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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