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Ambiente Modena. Bargi (Lega): serve piano strutturale di manutenzione del Secchia

“Servono le risorse annunciate dalla Regione contro il dissesto idrogeologico e un comitato scientifico per il ripristino del fiume”

Mettere a punto con urgenza un piano di riassetto globale del fiume Secchia, con un progetto di ripristino dell’alveo e delle golene lungo tutto il corso, così da scongiurare alluvioni tragiche come quella del gennaio 2014. Lo chiede Stefano Bargi della Lega che, con un’interrogazione, sollecita la Giunta a rendere disponibili le risorse per gli interventi contro il dissesto idrogeologico recentemente annunciate dal Presidente Bonaccini” e ad istituire con urgenza “un comitato scientifico di competenza riconosciuta, per risolvere la situazione di emergenza del fiume Secchia e delle popolazioni che vivono a ridosso del suo territorio”. Il consigliere della Lega chiede anche perché, dal 2014 a oggi, non sia mai stato nominato un comitato scientifico per il ripristino integrale e strutturale del fiume, così da garantire una protezione dalle piene. “Il nodo idraulico della Bassa Modenese è uno dei più complessi al mondo- continua Bargi- ed è stato reso fragile e vulnerabile in questi ultimi decenni dall’incuria dei suoi fiumi, il Secchia e il Panaro”. Proprio per questo domanda perché, anzi, il Secchia sia stato scelto per una proposta di paesaggio naturale e semi-naturale protetto: “questo implicherebbe- sottolinea Bargi- il divieto pressoché assoluto di un qualsiasi sfalcio spondale o asportazione di depositi e rimodellamento dell’alveo, obbligando, invece, a tenere il Secchia nello stato attuale e dando libertà all’acqua di ‘divagare naturalmente nei territori circostanti’, come recita un documento dell’Ente Parchi Emilia Centrale”. Il consigliere della Lega chiede quindi alla Regione di attivarsi proprio affinché la proposta contenuta nel documento sia revocata: “le linee-guida sarebbero catastrofiche per la sicurezza del fiume e del territorio limitrofo”. “

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