Ambiente e territorio

FI: Bosco del Macinaio a Montecreto (Modena) deturpato da disboscamento

Interrogazione degli azzurri in Regione segnala anche abbattimento di castagni centenari e danneggiamenti di lastricati di importanza storica

La Regione faccia chiarezza sul deturpamento che ha subito il Bosco del Macinaio di Montecreto (Modena): castagneto centenario, che comprende anche i resti di un antico insediamento medievale e zona archeologica, interessato recentemente da un’incisiva opera di disboscamento. Lo chiede un’interrogazione di Forza Italia, che punta il dito contro l’eliminazione di alberi nel sito: azione che avrebbe “deturpato e privato tale area di numerosi arborei, con i mezzi meccanici che avrebbero arrecato ingenti danni alle strade lastricate, avrebbero usurato muretti a secco e, oltretutto, abbattuto castagni centenari”. Il Geosito delle Miniere che ospita il Bosco del Macinaio era costituito da castagneti sorti dalla sedimentazione degli strati generati dal crollo del Castello di Montecastagnaro, trascinato a valle da un imponente fenomeno franoso avvenuto nel 1429. In quest’area poi ci sono anche i resti di un insediamento, risalente al periodo alto medievale, dedicato alla produzione delle macine, un trivio costituito da tre strade lastricate e una zona archeologica dove furono ritrovate, clandestinamente, monete estensi-veneziane, lucchesi, modenesi e bolognesi risalenti al decimo-undicesimo secolo (ora conservate al Museo di Montecreto).

“Non si vogliono negare interventi di potatura o di manutenzione del verde- scrive il consigliere Fi- tuttavia prima di eseguire tale tipologia di interventi bisognerebbe porre in considerazione il valore storico del sito dove si va a operare e su quali arborei si interviene, il tutto al fine di preservare e non compromettere il patrimonio storico-culturale”. Secondo l’azzurro gli organi istituzionali competenti “avrebbero dovuto intervenire anzitempo al fine di evitare l’abbattimento dei castagni secolari e il deturpamento delle vestigia storiche presenti nel Bosco del Macinaio”. Per questo il consigliere chiede alla giunta di sapere chi ha commissionato i lavori e quali indicazioni avesse avuto chi li ha eseguiti; per quale motivo sarebbero stati abbattuti i castagni secolari e se questi ultimi siano stati oggetto di perizie che hanno rilevato la presenza di qualche tipologia di malattia degenerativa degli alberi; se ritenga che quanto avvenuto nel Bosco del Macinaio rappresenti un “deturpamento ambientale, visto l’abbattimento di numerosi castagni secolari, e storico per i danni che hanno riportato le strade lastricate ed i muri a secco”, se questo non violi il Regolamento Forestale della Regione Emilia-Romagna e a quanto ammontino i danni arrecati sui muretti a secco e sui sentieri lastricati, ed entro “quali termini intenda intervenire per ripristinare, almeno, quanto è stato danneggiato”.

(Giulia Paltrinieri)

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