Ambiente e territorio

Ambiente Modena. Gibertoni (M5s): bonificare area ex Pro Latte e zone industriali dismesse

La consigliera sollecita l’intervento della Regione e invoca un piano regionale di bonifica, recupero e restituzione alla collettività delle aree ex industriali presenti su territorio

Intervenire, anche finanziariamente, in particolare sul Comune di Modena, e sensibilizzare i proprietari dell’area industriale dell’ex Pro Latte, in cui da ben diciotto anni è presente una situazione di degrado a forte impatto, affinché si proceda alla bonifica dell’area per renderla fruibile alla collettività. E, ancora, avviare un piano regionale di bonifica, recupero e restituzione alla collettività delle aree ex industriali presenti in Emilia-Romagna con particolare riguardo per il territorio di Modena, che presenta il maggior numero di insediamenti industriali abbandonati.

È quanto chiede alla Giunta, attraverso un’interrogazione depositata in Regione, la consigliera Giulia Gibertoni (M5s), che, in merito alla situazione di degrado dell’area ex Pro Latte, si fa interprete delle lamentele e delle denunce dei residenti nelle zone vicine.

L’area in questione – scrive la consigliera nell’atto ispettivo – sembra non sia stata contemplata nel nuovo Piano periferie relativo al comune di Modena, per il quale sono previsti investimenti di circa 60 milioni (7 milioni stanziati dal Comune, 12 milioni da altri soggetti pubblici e circa 22 milioni da imprese private). Il mancato inserimento della ex Pro Latte – evidenzia la pentastellata – priva di un importante cerniera due aree contemplate nel piano: l’ex Mercato bestiame e la zona Sacca. “Si poteva creare- spiega l’esponente 5stelle- un collegamento in grado di dotare la città di un polmone verde di circa 14mila metri quadrati complessivi”.

Da qui l’iniziativa di Gibertoni, che invita l’esecutivo regionale anche ad avviare “un coordinamento delle istituzioni locali per sbloccare lo stallo nella bonifica delle aree industriali dismesse, da attribuire, in parte, alla mancanza di collaborazione attiva di tutti i soggetti interessati”.

(Luca Govoni)

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